Ascoli, le scelte societarie contestate dagli ultras della Curva Sud: «Ognuno si prende la responsabilità delle proprie scelte».

Ascoli, le scelte societarie contestate dagli ultras della Curva Sud: «Ognuno si prende la responsabilità delle proprie scelte ».
Ascoli, le scelte societarie contestate dagli ultras della Curva Sud: «Ognuno si prende la responsabilità delle proprie scelte​».
di Anna Rita Martini
2 Minuti di Lettura
Domenica 6 Agosto 2023, 11:09

ASCOLI- I gruppi organizzati della Curva Sud escono allo scoperto contestando le recenti mosse societarie. «Non potremo mai accettare situazioni ambigue e poco chiare legate a chi rappresenta l'Ascoli Calcio, ad ogni livello e con ogni ruolo. Nelle nostre menti è ancora nitido e doloroso il ricordo di squalifiche e penalizzazioni, inchieste e processi inerenti al calcio scommesse».

LEGGI ANCHEDoppio Ferretti, la Recanatese sorprende l'Ascoli nel test di Porto Sant'Elpidio

La nota

Il riferimento è a Di Michele e Santoruvo alle Giovanili bianconere che hanno avuto problemi in passato con la giustizia sportiva. «Vedersi crollare la credibilità di ciò a cui teniamo di più, è un qualcosa che non auguriamo a nessuno. Non vogliamo personaggi legati a doppio mandato con le situazioni sopra descritte. Abbiamo esposto privatamente alla società il nostro pensiero ma a quanto pare siamo rimasti inascoltati vedendo gli ultimi arrivi. Il calcio giovanile è il cuore pulsante del nostro club e rappresenta il futuro della squadra. È il luogo dove i giovani talenti ascolani hanno un'opportunità di crescere nel loro club del cuore. Non possiamo che prendere atto delle scelte societarie, che fermamente non condividiamo. Per questo motivo ricordiamo a tutti sia i selezionati che i selezionatori che ognuno si prende la responsabilità delle proprie scelte e che ad Ascoli questi personaggi saranno contestati fin dalle prossime uscite della nostra compagine, a differenza della squadra che sarà invece sostenuta in ogni stadio dove giocherà. Infine, ma non meno importante, pretendiamo un mercato e una rosa all'altezza del nostro essere e del nostro blasone. Investimenti e prospettive - concludono - devono essere adeguate a ciò che ci onoriamo di difendere. Ci auguriamo che non serva aggiungere altro. A buon intenditor poche parole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA