ANCONA - Mercato delle Erbe, atto secondo. Ci eravamo lasciati prima di Ferragosto con una promessa: che l’affidamento del cantiere alla ditta appaltatrice sarebbe avvenuto «tassativamente entro il 30 settembre». Ce l’aveva assicurato Stefano Tombolini, l’assessore ai Lavori pubblici. A chiedere certezze erano soprattutto i commercianti del mercato, ancora all’oscuro circa la loro sorte durante i mesi (se non gli anni) che saranno necessari per completare il restauro della struttura. E ieri, ad un mese esatto dalla deadline, siamo voluti tornare proprio là dove era partito il nostro viaggio: tra le bancarelle del Mercato delle Erbe. «Noi non sappiamo nulla» ci risponde d’emblée Mario Calvio, titolare di una piccola gastronomia. L’aria che tira è la stessa degli inizi di agosto. «Sarebbe bello che qualcuno ci facesse sapere dove ci sistemeranno durante i lavori» chiedevano allora a gran voce. Ma delle risposte ancora non c’è traccia. «Siamo all’oscuro di tutto, anche se sarebbe ora che qualcuno si facesse vivo» rilancia Massimo Bartolini dal suo banco di frutta e verdura. Con le linee guida europee che impongono il completamento del 30% dei lavori entro settembre 2024, è difficile pensare che tra l’affidamento del cantiere e l’avvio degli interventi possa passare più di qualche giorno.
La deadline è vicina
Eppure, quando di giorni all’ora x ne mancano al più una trentina, dall’altro capo del telefono non risponde nessuno. «Dove ci manderanno?» si chiede titubante la signora Maria, anche lei con un piccolo banco di ortofrutta.
C'è una soluzione?
Magari la soluzione ai loro problemi c’è, esiste. Magari in Comune l’hanno anche trovata ma finché non potranno toccarla con mano, gli operatori non ci credono. «Sarebbe anche giusto informarci» fa notare Bartolini. «Perché non fanno un giro qui, tra noi? Sarebbe bellissimo se ci sentissero singolarmente, perché ognuno di noi ha delle esigenze particolari» fa eco Masini. Per ora le certezze degli operatori non vanno oltre il 3 settembre: domani e domenica il Mercato delle Erbe sarà protagonista della Festa del Mare. «Saremo aperti solo in quattro» dice Bartolini, come un po’ a frenare gli entusiasmi. «La piazza sta morendo ed è un peccato. I turisti ce la invidiano» è il suo appello. E chissà che la sua voce non riesca a risalire corso Garibaldi, fino ad arrivare a Palazzo del Popolo.