FABRIANO - La sindaca di Fabriano Daniela Ghergo, è volata nei giorni scorsi a Parigi per presentare al network Unesco, una serie di iniziative che, a partire da quest’anno, renderanno la città ancor più ambita dal punto di vista turistico e culturale grazie alla carta e alla filigrana. Presso la sede del Segretariato Generale dell’Unesco, il primo cittadino e l’assessore alla Bellezza Maura Nataloni, infatti, hanno illustrati ufficialmente al Segretario Generale Unesco per le Città Creative, Denise Bax, le iniziative e i progetti di mandato, che avranno come riferimento principale la Carta e la Filigrana.
Il riscatto
«L’impegno su Unesco sta conoscendo una nuova stagione d’interesse e d’impegno, dopo un periodo di appannamento, e rappresenta il volano per il rilancio» dice Ghergo.
Ricordiamo che Fabriano, che ricopre attualmente il ruolo di coordinatore nazionale del network costituito da 13 città e membro della governance di Parigi delle 295 città del mondo, nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento di città creativa nel cluster dell’artigianato ed arti popolari per la tradizione della carta e filigrana che la rende unica nel mondo. Nel 2019 è stata protagonista della Conference mondiale ed ha ospitato i rappresentanti di tutte le città creative mondiali. Nei giorni scorsi dei progetti in cantiere nell’ambito Unesco si è parlato anche in occasione della presentazione, a Fabriano, del 18° rapporto di Federculture: “Impresa cultura. Lavoro e innovazione: le strategie per crescere”.
Lo scenario
I vertici nazionali di Federculture hanno tracciato un quadro preoccupato, ma di decisa ripresa del mondo della cultura dopo l’emergenza Covid. In questa sede il sindaco Ghergo e gli assessori Nataloni e Marcolini, hanno delineato la volontà di investire nella cultura «come fattore di sviluppo e occupazione», attraverso alcune iniziative in fase progettuale: dal Festiva nazionale della Carta al progetto di un centro di ricerca, formazione e sviluppo tecnologico che possa rinnovare la presenza di università e centri di ricerca in città, fino all’idea di una struttura museale sulla carta che recuperi antichi spazi in disuso.
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