Jp Industries, si paga la cassa integrazione Covid

Jp Industries, si paga la cassa integrazione Covid
Jp Industries, si paga la cassa integrazione Covid
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Domenica 24 Maggio 2020, 07:25

FABRIANO -  Avviato il pagamento della cassa integrazione ai dipendenti della Jp Industries. E ora si guarda avanti, perché con la cassa per riorganizzazione aziendale collegata all’emergenza da Covid-19 (nove settimane aggiuntive rispetto a quanto previsto inizialmente) potrebbero presentarsi situazioni più favorevoli per il rilancio di Jp. «A nostro avviso – spiega Pierpaolo Pullini, segretario provinciale della Fiom – devono essere individuati percorsi alternativi ai licenziamenti di massa decisi dal management nei mesi scorsi (ben 343 addetti su 593, ndr), a cominciare dalla continuità diretta, ovviamente seguendo le indicazioni e i rilievi del Tribunale fallimentare al piano concordatario presentato in precedenza (e poi ritirato) dalla stessa Jp. Per questo motivo, riteniamo fondamentale riavviare un confronto, non appena possibile».

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La fase delicata dovuta alla diffusione del Coronavirus, dunque, non ha impedito riflessioni importanti sulla vertenza inerente alla Jp Industries, l’azienda che alla fine del 2012 aveva acquisito il settore del bianco della ex Antonio Merloni e che tuttora dà lavoro a circa 600 persone che operano negli stabilimenti fabrianesi di Santa Maria e del Maragone e quello di Gaifana in Umbria. I dipendenti dell’azienda guidata da Giovanni Porcarelli riceveranno la cassa integrazione per l’ottavo anno consecutivo, il dodicesimo se si considerano gli ammortizzatori sociali concessi già a fine 2008 e per quattro anni alla allora Ardo. Ora che i pagamenti della cassa sono stati avviati, c’è tutto il tempo necessario per creare le migliori condizioni che consentano alla Jp di rilanciarsi come merita. «Di una riduzione di personale – osserva Pullini – se ne può parlare, ma che sia graduale e incentivata, non massiccia. Adesso, però, gli strumenti messi a disposizioni dal ministero del Lavoro possono anche aiutarci a individuare la strada migliore per ridare slancio a questa azienda storica, muovendosi, come già detto, nel massimo rispetto di quanto stabilito dal giudice fallimentare». 

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