Tenta di accoltellare un coinquilino: il giorno dopo è in manette per droga

Tenta di accoltellare un coinquilino: il giorno dopo è in manette per droga
Tenta di accoltellare un coinquilino: il giorno dopo è in manette per droga
di Marco Antonini
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Venerdì 14 Luglio 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 12:52

FABRIANO  - Prima ha tentato di accoltellare un coinquilino e poi ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Ai carabinieri intervenuti ha detto di averlo fatto perché gli era stata rubata la droga. Il giorno dopo lui stesso è stato trovato in possesso di quasi 5 grammi di eroina, già suddivisi in altrettante palline. Per questo è stato arrestato dai carabinieri del Radiomobile di Fabriano. Ieri si è tenuta la convalida, in Tribunale ad Ancona: disposto obbligo di firma, tornato libero, udienza ad ottobre. A finire in manette è un 30enne nigeriano, in possesso di regolare permesso di soggiorno, disoccupato. 


La vicenda


Il giovane condivide l’abitazione con altri connazionali a Cerreto d’Esi.

Tutto è iniziato nella giornata di martedì: è il 30enne a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Una pattuglia dei carabinieri arriva sul posto e ricostruisce i fatti. L’extracomunitario avrebbe tentato di accoltellare un connazionale perché quest’ultimo gli avrebbe rubato della droga. Dai controlli effettuati dai carabinieri, però, non vengono trovati stupefacenti. Il giorno dopo il giovane è stato rintracciato dai militari non lontano dalla stazione ferroviaria di Cerreto d’Esi. E’ stato subito fermato e controllato. Nascoste fra gli indumenti sono state rinvenute 8 palline contenenti eroina, 80 euro in contanti, un tablet del quale non fornisce il codice pin. I militari hanno deciso di effettuare anche una perquisizione domiciliare.


Giunti all’abitazione i carabinieri hanno notato un ragazzo, già noto come assuntore. Quest’ultimo avrebbe dichiarato di essere in attesa del 30enne nigeriano per l’acquisto di droga. Entrati nell’appartamento, nella stanza ad uso esclusivo del giovane, i militari hanno trovato e sequestrato: 2 rotoli di stagnola, 3 di cellophane e un frullatore elettrico, materiale ed apparecchiature utili per il confezionamento. L’extracomunitario è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e trattenuto nella cella di sicurezza della caserma di Fabriano.

La notte successiva è andata senza particolari criticità. Ieri mattina, però, i carabinieri hanno provato a farlo salire a bordo dell’auto per andare all’udienza di convalida. Il giovane si è rifiutato affermando di voler parlare con il suo avvocato di fiducia, di cui ricordava solo il nome.
Non sono mancati, quindi, momenti di tensione con il 30enne che rischia ora anche una nuova imputazione per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. In tribunale, comunque, l’arresto è stato convalidato: disposto l’obbligo di firma. Chiesti i termini a difesa da parte del legale nominato d’ufficio, Andrea Rossolini. Il 30enne è tornato in libertà in attesa dell’udienza il 5 ottobre

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