FABRIANO - A distanza di pochi giorni sono tornati in azione i giovani imbrattatori del centro storico di Fabriano. A colpire è l’età delle persone che sono state convocate, grazie alle telecamere di sicurezza, presso il comando della polizia locale: ragazzi di 11-13 anni. Il sospetto è che lo stesso gruppo di baby teppisti si siano spostati di poche centinaia di metri: dalla piccola e storica chiesa Madonna delle Grazie, via Le Conce, alla biblioteca multimediale Sassi.
Lo sfregio
Qui, in corsivo, in bella calligrafia, hanno scritto “Albania” e un simbolo, la lettera “S” in stampato con una corona sopra.
I blitz
Dalle prime indagini questi sembrerebbero gli autori del primo raid, quello avvenuto presso la chiesa Madonna delle Grazie, sulla riva del fiume Giano, nel tratto a cielo scoperto a due passi dal centro. Poi la stessa bomboletta color azzurro potrebbe esser finita ad altri amici che avrebbero compiuto il raid vandalico su una parete della Biblioteca Sassi. Verranno identificati in questi giorni. Quando hanno compiuto questo brutto gesto non sapevano che le famiglie di quei ragazzini immortalati dalle telecamere alle Conce erano in procinto di essere convocati dalle forze dell’ordine. Forse anche per questo la nuova scritta è stata fatta con lo stesso colore della precedente.
Alcuni provvedimenti verranno presi in questi giorni. Ricordiamo che lo scorso novembre fu identificato dai carabinieri l’autore della scritta in sardo «Casteddu regna» fatta sulla scalinata di Palazzo del Podestà. Protagonista un 18enne, originario della Sardegna e residente fuori regione, poi denunciato dai militari per deturpamento o imbrattamento di cose altrui. Colpisce che molto spesso gli autori di questi fatti sono giovanissimi studenti. Un’emergenza sociale ed educativa da affrontare con gli strumenti che ci sono a disposizione, famiglia in primis.
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