SAN BENEDETTO «Sono stato il primo a denunciare la perdita di hotel in città ma pensare a un vincolo sarebbe come curare il sintomo senza chiederci quale sia la malattia e quindi andarla a curare». Nicola Mozzoni è trasalito - e così come buona parte dei suoi colleghi dell’Assoalbergatori - nel sentire quali potessero essere i rimedi alla trasformazione sempre più diffusa, di alberghi in residence.
L’analisi
«Quello che gli hotel stanno chiudendo è un problema.
Le vendite
«Che è quella - riprende Mozzoni - della vendita. Ma a chi? Agli albergatori in primo luogo. Ma in questo momento non c’è chi vuole fare investimenti di questo tipo. Almeno da noi. Io ad esempio se dovessi acquistarlo non lo farei perchè la stagione, ad esempio, è molto ridotta, e quindi si guarda a un ritorno economico più alto e immediato. Che ci potrebbe anche stare ma anche qui dopo 20 anni anni». Ecco dunque perché il vincolo sarebbe una soluzione sbagliata.
La scelta
«Se lo mettiamo, l’albergatore potrebbe o tenere la struttura o darla in gestione. L’esperienza ci dice ce la maggior parte viene data in gestione, basta vedere Rimini. E sono pochissimi quelli riqualificati. Anzi, la maggior parte vanno in gestione. E così vengono sfruttati al massimo così da avere dopo poco tempo dei ruderi in prima fila. Quindi se dovessi immaginare San Benedetto tra 10 anni con il vincolo la immagino con strutture con problemi, che potrebbero deperire in mano magari a società esterne. Invece se dovessi immaginare una San Benedetto in cui si investe sulla promozione, sul renderla attrattiva, perchè la città è bella e ha potenzialità. Ma noi dobbiamo combattere i motivi per cui gli hotel chiudono e non semplicemente impedire che ciò accada».