Mozzoni, Assoalbergatori: «Vincoli sugli hotel della Riviera. Una medicina peggiore del male».

di Laura Ripani
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Martedì 20 Febbraio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 18:43

SAN BENEDETTO «Sono stato il primo a denunciare la perdita di hotel in città ma pensare a un vincolo sarebbe come curare il sintomo senza chiederci quale sia la malattia e quindi andarla a curare». Nicola Mozzoni è trasalito - e così come buona parte dei suoi colleghi dell’Assoalbergatori - nel sentire quali potessero essere i rimedi alla trasformazione sempre più diffusa, di alberghi in residence.

L’analisi

«Quello che gli hotel stanno chiudendo è un problema.

Ma dobbiamo chiederci perché. Perché San Benedetto non è più attrattiva o remunerativa, perché non sono più sostenibili questi alberghi? Ecco, perché la stagione si è ridotta, ci sono molte più problematiche, i costi sono aumenati parecchio, tutte queste motivazioni portano un hotel che in questo momento - sono tutti degli anni Sessanta, Settanta o Ottanta e tutti medio piccoli che ora si trovano di fronte alla scelta: che faccio: vendo o ristrutturo?». Insomma questi sono gli sceanari di fronte ai quali se si vuole andare avanti il rientro è a 20 anni. «Le attuali 30-40 camere inoltre devo ristrutturarle - dice ancora il titolare del Relax laureato in Marketing e specilizzato alla Luiss - renderle più grandi come chiede oggi il cliente. È difficile poi oggi chiedere prezzi superiori a quelli attuali nonostante si debbano ridurre le camere a fronte di costi lievitati. Comunque non è impossibile un nuovo investimento. C’è bisogno però di formazione, di investienti sulle potenzialità di San Benedetto e non hanno costi eccessivi: facciamo quindi rifiorire la città in modo tale da renderla più attrattiva». Insomma, è necessario a quanto pare uno sforzo comune, la cui visione è affidata ai politici ovviamente, per fare in modo che anche gli imprenditori non scelgano la via più facile.

Le vendite

«Che è quella - riprende Mozzoni - della vendita. Ma a chi? Agli albergatori in primo luogo. Ma in questo momento non c’è chi vuole fare investimenti di questo tipo. Almeno da noi. Io ad esempio se dovessi acquistarlo non lo farei perchè la stagione, ad esempio, è molto ridotta, e quindi si guarda a un ritorno economico più alto e immediato. Che ci potrebbe anche stare ma anche qui dopo 20 anni anni». Ecco dunque perché il vincolo sarebbe una soluzione sbagliata.

La scelta

«Se lo mettiamo, l’albergatore potrebbe o tenere la struttura o darla in gestione. L’esperienza ci dice ce la maggior parte viene data in gestione, basta vedere Rimini. E sono pochissimi quelli riqualificati. Anzi, la maggior parte vanno in gestione. E così vengono sfruttati al massimo così da avere dopo poco tempo dei ruderi in prima fila. Quindi se dovessi immaginare San Benedetto tra 10 anni con il vincolo la immagino con strutture con problemi, che potrebbero deperire in mano magari a società esterne. Invece se dovessi immaginare una San Benedetto in cui si investe sulla promozione, sul renderla attrattiva, perchè la città è bella e ha potenzialità. Ma noi dobbiamo combattere i motivi per cui gli hotel chiudono e non semplicemente impedire che ciò accada».

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