ANCONA Sfondano la finestra a suon di calci, entrano dentro e rubano il fondo cassa, circa 200 euro. Cercano di rendere invisibile il loro passaggio coprendo il pertugio con un pannello di legno e se ne vanno. Quello andato in scena venerdì notte è l’ennesimo furto subito dal Bar del Porto, il “Barino” per tutti, gestito da Francesca Mabiglia.
La scoperta
Il passaggio dei ladri è stato scoperto ieri mattina, quando è stato trovato il bar in subbuglio con la cassa buttata sul pavimento e qualche moneta gettata qua e là.
Prima di andar via e ripassare dal vuoto lasciato dalla finestra mancante, i ladri hanno coperto il buco con un pannello di legno, come a voler occultare i segni riconducibili al raid furtivo. Per Mabiglia si tratta dell’ennesimo furto con danneggiamento subito, tanto che lo scorso gennaio aveva apposto un cartello fuori dal bar, diretto ai ladri: «Non c’è più niente da rubare».
La riflessione
Per l’ultimo blitz è intenzionata a non sporgere denuncia. Venerdì aveva chiuso poco dopo mezzanotte e il furto è stato scoperto attorno alle 8.30 di ieri. «Ormai - la riflessione dell’anima del Barino - c’è pochissimo lavoro, capita anche di chiudere alle 22.30. Il porto è diventato un deserto, è vuoto, non ci sono eventi attrattivi e nemmeno qualcosa che possa indurre le persone a passeggiare fino alla zona della Fontana dei Due Soli. Già il calo di presenze lo si era visto l’anno scorso, ma quest’anno il porto antico è morto».