Fermana, la festa dei tifosi con l'incognita: imminente l'incontro con la cordata interessata a rilevare il club

Fermana, la festa dei tifosi con l'incognita: a breve l'incontro con la cordata interessata a rilevare il club
Fermana, la festa dei tifosi con l'incognita: a breve l'incontro con la cordata interessata a rilevare il club
di Lorenzo Attorresi
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Lunedì 26 Giugno 2023, 10:07

FERMO La festa della Curva Duomo di sabato sera al parco di via dei Mille si è in pratica trasformata in una riunione fiume società-tifosi per il futuro della Fermana. Tavolo finale andato lungo, scavallando la mezzanotte abbondante. Tutto molto prevedibile, viste le news degli ultimi giorni. Tema unica del dibattito: la vendita del club che sta ascoltando le proposte dell'avvocato Andrea Gianni, l'ex dg della Samb a capo di una cordata laziale. I soci avrebbero fatto capire ai tanti supporters intervenuti che al momento non ci sono le giuste garanzie per poter accelerare il passaggio di proprietà. Fumose, però, le risposte date dai vari Scheggia e Simoni, intervenuti volentieri a "Dove tutto ebbe iniziò", riguardo le eventuali alternative da mettere in campo per il club.

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L'incertezza

Il summit definitivo tra nuovi e vecchi è fissato e confermato, va ribadito, per domani a Civitanova Marche nella sede della ClinicaLab della famiglia Simoni.

I soci ascolteranno le proposte degli interessati ma sarebbero restii e rimangono abbastanza freddi. In tutti questi giorni la strategia adottata dall'avvocato Andrea Gianni non ha fatto molta breccia: non ha svelato mezzo nominativo, zero spifferi che in casi del genere servirebbero per infiammare e ingolosire la piazza. Nulla di nulla, mistero non reputato in maniera positiva, ma che anzi contribuisce a raffreddare entusiasmi troppo facili. L'incertezza regna dunque sovrana, sul filo del sogno e dell'illusione. Dopo la festa, la musica, il dj set, il cibo e le birre, la serata di sabato è diventata notte: sulla tavolata delle autorità anche il sindaco Paolo Calcinaro e l'assessore allo sport Alberto Maria Scarfini, a spalleggiare i vari Vinicio Scheggia amministratore della Fermana e Umberto Simoni presidente -, tutti molto sorridenti. Facce più cupe e voce abbastanza tremolanti, però, quando le "autorità" hanno dovuto ammaliare i tifosi sulla tesi scelta: «Meglio questa società perché». Domanda rimasta non risposta. Calcinaro ha ribadito la serietà di gente autoctona, anche se il ciclo naturale è terminato. «No agli avventurieri, troviamo tanti piccoli imprenditori tramite messaggi positivi». Discorsi triti e ritriti che durano da anni e reggono francamente poco. Evasivi anche Scheggia e Simoni. Cosa propongono per poter dare un presente dignitoso? Interrogato il morto non rispose. Riecheggiato il nome di Maurizio Vecchiola: secondo i suoi uomini, il dipendente Eni si è impegnato in via personale a garantire 200mila euro. Non bastano.

I ricordi

Dunque da una parte la vecchia società senza benzina, dall'altra la fantomatica cordata di cui si sa poco (anzi nulla). La Fermana galleggia con la zattera in un mare mosso, sperando di attraccare non si sa come sulla terra ferma. In attesa che l'incontro di domani termini con una fumata nera o bianca che sia, la festa della Duomo dell'altra sera ha rappresentato un momento conviviale importante. Dopo la cena degli ultras aperta a tutti, i rappresentanti del mondo del tifo hanno donato le maglie ufficiali da gioco alle famiglie dei cuori gialloblù scomparsi nell'ultimo anno drammatico. In alto sono risuonati i nomi di Alessio Mainquà, Jacopo Bregoli e Simone Seghetta, tra gli applausi e i cori del pubblico accorso. Emozionante la torciata in loro onore. Il sabato si era aperto nel tardo pomeriggio con il dibattito su alcuni spunti interessanti, introdotti dal giornalista de La Gazzetta dello Sport Pierluigi Spagnolo autore dei libri "I ribelli degli stadi" e "Contro il calcio moderno".

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