Caos Iscrizioni e caso Lecco, Marani (ospite ad Ancona) è deciso: «Una Serie C a 61 squadre non ci sarà»

Caos Iscrizioni e caso Lecco, Marani (ospite ad Ancona) è deciso: «Una Serie C a 61 squadre non ci sarà»
Caos Iscrizioni e caso Lecco, Marani (ospite ad Ancona) è deciso: «Una Serie C a 61 squadre non ci sarà»
di Peppe Gallozzi
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Lunedì 26 Giugno 2023, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 09:31

ANCONA Il presidente della Lega Pro Matteo Marani ha fatto tappa ad Ancona. L'occasione è stata la presentazione delle fasi finali dell'Integration League - progetto nazionale portato avanti dalla Lega Pro a scopo sociale insieme ad altri enti locali e nazionali - che proprio nel weekend si sono tenute nel capoluogo marchigiano:

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«Questo progetto è stato un successo a tutto tondo - ha esordito Marani -.

Dico grazie a tutti coloro i quali si sono adoperati perché questo percorso ha toccato temi importanti. Trovandomi qui esprimo un ringraziamento anche a chi ho al mio fianco e cioè l'amministratore delegato dell'Ancona Roberta Nocelli, che oltre ad essere consigliera di Lega entrerà presto anche nel comitato esecutivo, e all'assessore delegato ai rapporti con il club dorico Daniele Berardinelli per questo nuovo corso dell'amministrazione comunale».

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Caos Lega Pro

Al netto dei lodevoli progetti e dei nobili obiettivi "fuori dal campo", in Serie C nonostante il cambio della presidenza si preannuncia l'ennesima estate rovente. L'elenco è lungo: il caso Lecco, con il club lombardo che a causa dei noti problemi infrastrutturali vede a rischio la partecipazione in Serie B con lo spettro di uno scivolamento in Serie C in sovrannumero (61 squadre) dettato, eventualmente, dalla Figc; l'ammissione o non ammissione del Siena, in difficoltà societaria da dicembre scorso e protagonista dello slittamento dei playoff; il potenziale inserimento di una tra Atalanta U23 e Juventus U23 nel girone B (per farle evitare il "derby" tra cadette) derogando al criterio geografico per la formazione dei gironi; il rischio dei ricorsi che potrebbe, ancora una volta, far slittare l'inizio del campionato penalizzando in prima persona i tifosi.

«No a una C a 61»

Tutte problematiche che Marani, all'insegna di quel cambiamento di cui si è fatto portatore in campagna elettorale, dovrà necessariamente affrontare e non procrastinare: «La Serie C a 61 squadre non può esserci perchè il Lecco ha titolo per fare la Serie B e deve ambire a quel campionato. La Figc non potrà aprire uno scenario di Lega Pro in sovrannumero e i nostri club sono molto chiari e fermi in questo. L'organico è pieno per quanto si tratti di un caso assolutamente singolare. Tra l'altro, se il Lecco riuscisse ad iscriversi in Serie B credo che scenderebbe qualcun altro facendo rimanere il nostro organico a 60». Sulla formazione dei gironi, invece, «Perché una cadetta tra Juventus e Atalanta nel girone B derogando al criterio territoriale? C'è un regolamento posto dal Consiglio direttivo per salvaguardare l'equità sportiva dei campionati. Qualora due Under23 dovessero, per geografia, far parte dello stesso girone dovremmo precedere con un eventuale sorteggio. Aspettiamo gli organici e le pronunce della Covisoc il 30 giugno. Poi vedremo tutto il resto».

«Regole da cambiare»

Nel corso della presentazione del nuovo pallone della Lega Pro, Artemio, Marani aveva parlato chiaramente di regole da cambiare (anche riferendosi allo scenario Siena), di riammissioni e di ripescaggi. Bisognerebbe intervenire, tuttavia, anche in sede di controllo tempestivo verso le società inadempienti onde evitare situazioni spiacevoli dettate da rinvii e ricorsi che travolgono il calendario sportivo: «Posso dire che la situazione è meno drammatica rispetto a qualche stagione fa. Merito delle regole che sono state già poste che hanno migliorato le cose. Dobbiamo intervenire ancora, qualche norma andrà cambiata. Si può sempre migliorare ma abbiamo vissuto estati più turbolente, questo voglio dirlo. L'obiettivo è quello di far sì, il prossimo anno, che tutte le 60 squadre abbiano possibilità di iscriversi senza problemi». La chiusura sugli orari, tutt'altro che agevoli per i tifosi in troppi casi: «Proveremo a conciliare tutte le esigenze creando una situazione sempre migliore, ho grande rispetto della componente tifosi».

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