Il 13° mister
Allenatore numero 13 in 6 stagioni con patron Massimo Pulcinelli alla guida del club. Il numero uno di Bricofer, arrivato quando l’Ascoli aveva da poco festeggiato una salvezza al cardiopalmo nei playout contro la Virtus Entella, salutò Serse Cosmi: decisione più che lecita del patron, intenzionato ad avviare un nuovo progetto con Vincenzo Vivarini.
Non bastò, però, una salvezza conquistata con tre giornate d’anticipo nel torneo 2018/19 per continuare il matrimonio: al termine di una stagione che alternò le vittorie contro le big Verona, Benevento e Crotone alle debacle contro Viterbese (0-4 in Coppa Italia) e Lecce (drammatica sconfitta per 7-0 in campionato), fu rottura (media di 1.19 punti a partita per Vivarini).
La girandola
Via, allora, a un nuovo progetto con Paolo Zanetti, giovane di belle speranze e che tanto bene aveva fatto in C. E altrettanto bene iniziò con l’Ascoli: doppia vittoria in Coppa Italia e vetta solitaria della B alla 5° giornata, come al Picchio non accadeva da 27 anni. Tante vittorie in casa ma altrettante sconfitte in trasferta, poi cinque ko in sette gare a porre fine all’incantesimo: nonostante una media di 1.38 punti a partita e un cammino sempre in zona playoff, le strade si divisero.
Al posto di Zanetti ecco il traghettatore Guillermo Abascal, tecnico della Primavera: 0-3 al Livorno e poi spazio al nuovo mister Roberto Stellone.
Errori e rimedi
Ascoli affidato all’esordiente Valerio Bertotto, presto sostituito dall’esperto Delio Rossi. Disastro, però, per entrambi: 0.63 punti di media per il primo, addirittura 0.17 per il secondo. Peggior inizio di campionato nella storia dell’Ascoli in Serie B, con appena 6 punti conquistati in 14 partite. E allora altra mossa della disperazione, stavolta chiamata Andrea Sottil. Scelta assolutamente vincente: incredibile la salvezza ottenuta in quella stagione, sacrosanta conferma e straordinario traguardo playoff nel torneo seguente. Con un totale di 103 punti sulla panchina dei bianconeri (media di 1.66 a partita), Sottil è stato il tecnico più longevo dell’era Pulcinelli.
Tra passato e presente
La chiamata della Serie A ha però costretto a un nuovo cambio. Ma senza inizio di alcun nuovo ciclo. Con Cristian Bucchi avvio promettente, poi una serie di passi falsi e la rottura con squadra e tifoseria hanno portato all’addio (media di 1.13 punti).
Ci ha pensato Roberto Breda, allora, a conquistare la salvezza lo scorso anno, sfiorando addirittura i playoff: media di 1.40 ogni 90’, ma niente conferma. Ennesima linea tracciata, ennesimo ribaltone. Benvenuto a William Viali e addio dopo 13 gare (0.92 punti di media), benvenuto (anzi bentornato, dopo 12 anni) a Fabrizio Castori e addio dopo 16 match (1 punto a partita). Ora panchina affidata a Massimo Carrera.