FANO C’è anche un pizzico di Marche nel successo e nella carriera di Luciano Darderi, il tennista nato in argentina ma anche con la nazionalità italiana, che domenica scorsa ha clamorosamente vinto il torneo 250 di Cordoba, sulla amata terra rossa, al culmine di una settimana perfetta in cui, partito dalle qualificazioni, ha vinto 7 incontri, l’ultimo con l’altro esperto argentino Facundo Bagnis per 6-1 6-4. La storia di Darderi è quantomeno singolare e si incrocia proprio con le Marche, con Fano in particolare, da dove suo nonno era partito migrante per il paese della Pampas. Luciano è nato proprio in Argentina, per la precisione il 14 febbraio del 2024 (quindi domani festeggerà il suo 22esimo compleanno), a Villa Gessel, località in provincia di Buenos Aires. Suo padre, Gino, circa 25 anni fa, tornava in Italia, d’estate e disputava i tornei per non classificati, facendone razzie.
Gli allenamenti
In particolare faceva base proprio a Fano, nel quartiere della parrocchia Grande Madre di Dio, dove ha ancora un appartamento che viene utilizzato ancora un mese in estate quando, oramai da oltre 10 anni, porta Luciano ad allenarsi al Ct Fano, glorioso circolo fanese. «Ricordo benissimo quegli anni» le parole di Federico Cinotti, storico maestro del CT Fano, un club dove tra l’altro ha allevato la giovane promessa azzurra Federica Urgesi ed il figlio Marco, attualmente negli Stati uniti dove frequenta il college Universitario di San Juan Diego. «Con papà Gino giocavamo spesso assieme, siamo coetanei - aggiunge Cinotti -.