Juve-Copenaghen 1-1. I bianconeri cominciano in salita

Il gol di Jorgensen (Ansa)
Il gol di Jorgensen (Ansa)
3 Minuti di Lettura
Martedì 17 Settembre 2013, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 10:51
COPENAGHEN - Copenhagen-Juventus 1-1. Come diceva Trapattoni, saggio e antico allenatore bianconero, mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco. Ad Antonio Conte deve essere riecheggiato qualcosa di analogo questa sera a Copenaghen, soprattutto dopo la fine del primo tempo, quando la sua Juventus, nettamente superiore ai danesi, era comunque sotto di un gol. Ma, nonostante la superiorità, non riusciva a trovare il bandolo della partita, quel 'gattò proprio non riusciva a prenderlo.



L'umile Copenaghen dopo 14' era passato in vantaggio, e per tutto il primo tempo aveva sostanzialmente giocato alla pari contro i nobili avversari. Solo nella ripresa, e solo dopo una (prevedibile) sfuriata di Conte negli spogliatoi, la Juventus ha ritrovato se stessa. Le sono bastati pochi minuti per il pareggio: all'8' traversone basso e teso di Peluso, 'velò di Tevez e tiro di Quagliarella a botta sicura di sinistro, 1/o gol della stagione. Ma quanta fatica. Finisce 1-1, nonostante l'assedio bianconero con il portiere danese Wiland protagonista. Un inizio di Champions league in salita per i bianconeri soprattutto alla luce del successo del Real Madrid che ha superato 6-1 a Istanbul il Galatasaray.



Per l'esordio in Champions League, Conte aveva deciso di avviare il primo turn over della stagione: dentro Ogbonna al posto di Barzagli, ma schierato in posizione centrale, con Bonucci a destra; sulla sinistra dentro Peluso al posto di Asamoah; in attacco dentro Quagliarella al posto di Vucinic. Sulla carta (ma solo su quella) i campioni di Danimarca, terz'ultimi in classifica, avrebbero dovuto essere inferiori ai campioni d'Italia, dunque era parso saggio a Conte procedere con qualche cambio tra i titolari. Peccato però che tutta la Juventus, inspiegabilmente, a Copenaghen ha fatto il suo esordio stagionale in Europa senza la grinta che ci si poteva attendere da una che si definisce potenziale 'outsider' per la conquista della Champions.



Lenta, prevedibile, con Peluso, Vidal e Quagliarella quasi avulsi dal gioco, e Chiellini distratto in più di un'occasione. Solo Pirlo all'altezza della Champions. Il Copenaghen, con umiltà e concretezza, ne aveva beneficiato e, dopo il vantaggio, per tutto il primo tempo aveva contenuto senza troppa difficoltà i bianconeri.



Nella ripresa, però, la musica è cambiata. Pareggio bianconero in 9 minuti. Poi controllo assoluto del campo, con Tevez bravo a farsi trovare arretrato a raccogliere e smistare le verticalizzazioni dei compagni, e Quagliarella pronto a cercare la concretizzazione. Tutto il gioco della Juve è apparso più fluido. Quagliarella subito dopo aver segnato è tornato a sfiorare il gol con una bella deviazione di testa che ha colpito la traversa (18'st). E il portiere Wiland si è salvato in almeno altre tre, quattro occasioni, su Tevez, Vidal, Pogba. Sul finale Conte ha sostituito Peluso con De Ceglie, Quagliarella con Giovinco e Lichsteiner per Isla. La Juventus ha continuato a dominare. Ma senza trovare il gol della vittoria. Da Copenaghen i bianconeri, nettamente più forti del Copenaghen, tornano con questa trapattoniana lezione: mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco.



Conte. «È stato un tiro al bersaglio ma non basta avere dieci occasioni, la devi buttare dentro. C'è poco da dire. Mai avuto così tante palle gol così vicini alla linea di porta. Dispiace, ma questo è il calcio e dobbiamo farne tesoro». Antonio Conte, amareggiato, commenta così l'1-1 a Copenaghen ai microfoni di Sky Sport, ma poi scherza commentando la prestazione del portiere danese Wiland, che alla vigilia non sembrava in gran forma: «Noi aiutiamo le persone a risollevarsi - ha detto -. Sarà stato bravo lui, ma dovevamo esserlo noi a fare gol, visto anche il risultato in Turchia». «All'inizio loro andavano al massimo e noi eravamo un pò più lenti - ha proseguito Conte - ma nella ripresa con il calare degli avversari abbiamo allargato gi spazi e con attaccanti veloci come Tevez, Quagliarella e poi Giovinco abbiamo creato tantissimo, purtroppo senza segnare. Dispiace».




I GOL



14' 1T N. JORGENSEN:
Sinistro sottomisura dopo una mischia in area, Buffon battuto.



9' 2T F. QUAGLIARELLA: Cross di Peluso, finta di Tevez e l'attaccante napoletano pareggia con un tiro di sinistro.





LE FORMAZIONI

Copenaghen: Willand, Jacobsen, Bengtsson, Mellberg, Sigurdsson, Claudemir, Delaney, Jorgensen, Braaten, Bolanos, Adi;

Juventus: Buffon, Bonucci, Ogbonna, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Peluso, Tevez, Quagliarella.