La “Luce” di Rea e Mannoia, i due grandi artisti insieme su un palco illuminato dalle candele all'Arena Gigli

La “Luce” di Rea e Mannoia, i due grandi artisti insieme su un palco illuminato dalle candele all'Arena Gigli
La “Luce” di Rea e Mannoia, i due grandi artisti insieme su un palco illuminato dalle candele all'Arena Gigli
di Chiara Morini
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Martedì 25 Luglio 2023, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 13:41

PORTO RECANATI - Un concerto intimo ed emozionante, impreziosito dalla luce di molte candele: il tour “Luce”, di Danilo Rea e Fiorella Mannoia, farà tappa domani, mercoledì 26 luglio, alle ore 21, all’Arena Gigli di Porto Recanati. Il concerto è organizzato da Elite Agency e Alhena entertainment in collaborazione con il Comune (info: 0871685020).

 


L’illuminazione


A illuminare il palcoscenico moltissime candele e i due artisti spiegano perché. «Abbiamo voluto le candele – dicono – per rendere ancor più evocativa la potenza della musica. Abbiamo pensato che non servissero troppi abbellimenti per un’esperienza intima ed emozionante e per questo tour abbiamo deciso di togliere tutto: solo voce, pianoforte e l’atmosfera creata dalle candele». A creare l’atmosfera saranno anche la musica del piano di Danilo Rea e la voce di Fiorella Mannoia, due anime, jazz e pop, che secondo i due artisti non è difficile che si avvicinino: «Non sono anime poi così distanti, in fondo facciamo quello che facevano i grandi jazzisti americani, che prendevano i successi della loro epoca e ci improvvisavano sopra. Non ci preoccupano molto le etichette, l’obiettivo che ci unisce è quello di rendere l’interpretazione comunicativa e piena di emozioni». Un tour che è espressione dell’amicizia tra il pianista e la cantante, dalla quale poi nasce la volontà di esibirsi in duo. «Il tour – raccontano – nasce da 30 anni di amicizia e tantissimi incontri su e giù dal palco. Ogni volta che ci è capitato di suonare insieme, abbiamo sentito che si creava un’alchimia rara e dopo anni in cui ci siamo ripromessi di fare un tour insieme, alla fine ci siamo riusciti.

L’idea di essere un duo è venuta quasi per caso, con una canzone che è anche nella scaletta del concerto: “Oh che sarà”. Ci ha accompagnato durante tutti questi anni e più di una volta ci siamo trovati a suonarla insieme. Poi a Sanremo abbiamo fatto “Sempre e per sempre” di Francesco De Gregori e lì ci sono venute in mente altre idee per farne un concerto».


Il repertorio


Il pubblico farà un viaggio nel loro repertorio, così dicono: «Il repertorio sarà quello che ha accompagnato la nostra vita e immaginiamo quella di molti che verranno ad ascoltarci». Sarà un viaggio emozionante tra i brani che accomunano i due artisti e alcune canzoni, presenti in scaletta, come “Quello che le donne non dicono”, sono di Mannoia. Ma, spiegano i due, «non ci siamo creati questo problema, scegliendo quello che ci andava di cantare. Tra l’altro ci siamo lasciati liberi, con ampio spazio per l’improvvisazione, quindi il concerto cambia di serata in serata».


Il brano del cuore


Non è scontato chiedere a un duo qual è il brano del cuore e avere, come risposta, lo stesso titolo. Per entrambi è “Margherita”, di Riccardo Cocciante, ma ciascuno ha un suo ricordo personale. «È il brano – ricorda Mannoia – con cui vinsi Premiatissima. Era un momento in cui dovevo scegliere in che direzione artistica andare e tutto partì da lì». «Ero appena uscito dal Conservatorio - ricorda Rea - e mi chiamarono per fare un tour con Cocciante e Rino Gaetano. Lì la imparai: Margherita era uno dei momenti clou di tutto lo spettacolo. Fu il mio primo concerto pop, mi trovai davanti a 3-4mila persone appena uscito dal Conservatorio».

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