“Male Fadau” vince Corto Slam e stacca il pass per la finalissima di Corto Dorico

Un frame del film “Male Fadau”
Un frame del film “Male Fadau”
di Giovanni Guidi Buffarini
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Martedì 23 Marzo 2021, 03:30

ANCONA - Il pubblico ha deciso. È “Male Fadau” di Matteo Incollu (Elenfant distribuzione) il vincitore di Corto Slam, la semifinale di Corto Dorico. Si unisce dunque ai sei titoli già ammessi alla finalissima. Potete vederli (fino a domenica) e votarli (fino alle 18 di sabato) su Mymovies.it. Sono stati ben 11.538 i voti registrati, “Male Fadàu” ha ottenuto il 38,73% delle preferenze. 


Oggi, quarta giornata di Corto Dorico 17. Si comincia alle 15.30 (in diretta sulla pagina Facebook del Festival e sul canale Youtube di Argowebtv) con “Metamorfosi Digitali – Patrimonio culturale e nuove tecnologie”, incontro in collaborazione con Univpm, presenti Paolo Clini (Università Politecnica delle Marche di Ancona) e Francesco de Melis (Università La Sapienza di Roma), esponenti di rilievo nazionale nell’ambito della conservazione del patrimonio culturale, visivo e sonoro, attraverso l’utilizzo delle più recenti tecnologie audiovisive. Fulcro della conversazione, il tema del dialogo tra le arti. Alle 18.30, altro incontro altra diretta, stessi canali: “Cinemaèreale e serializzazione tv”. Paolo Bernardelli, uno degli autori della serie Netflix “SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano”, parlerà di come è nato e si è evoluto il progetto “SanPa” e delle nuove contaminazioni tra cinema del reale e serialità, tra piattaforme e autorialità.

Infine, su Mymovies si possono da oggi visionare gli ultimi tre titoli della rassegna Salto in Lungo, il concorso per lungometraggi opera prima selezionati da Dario Bonazelli di I Wonder Pictures, dai critici Ilaria Feole, Alessio Galbiati e Luca Pacilio e da Chiara Malerba, esercente del Cinema Azzurro di Ancona. “L’Agnello” di Mario Piredda (online fino al 25) è ambientato nella Sardegna rurale e militare.

Racconta della diciassettenne Anita, orfana di madre e determinata a salvare il padre affetto da leucemia. La speranza è lo zio Gaetano.


“We Are the Thousand – L’Incredibile Storia dei Rockin’1000”, regia di Anita Rivaroli (disponibile fino al 28), è basato su una incredibile storia vera: quando Cesena chiese a gran voce ai Foo Fighters di tenere un concerto in città. Lo fece con un invito assai difficile da ignorare: mille persone schierate in un’arena a suonare contemporaneamente la loro “Learn To Fly”. Il terzo titolo è “Easy Living – La Vita Facile” di Orso e Peter Miyakawa (visibile fino al 28). Tre personaggi a Ventimiglia. Un quattordicenne, una studentessa universitaria che contrabbanda medicine, un maestro di tennis americano. Le loro vite vengono scombussolate dall’incontro con un migrante clandestino.

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