Le garanzie
A sollecitarlo, con domande su diversi aspetti che stanno a cuore agli operatori del settore, è stato il direttore di Confcommercio Massimiliano Polacco, che ha voluto garanzie anche sui possibili fondi in arrivo da Roma per aiutare gli imprenditori ad ammodernare le strutture alberghiere e innalzarne la qualità, che è un tallone d’Achille della ricezione marchigiana. «Avevamo pensato di usare il Progetto Bandiera del Governo tramite fondi Pnrr per finanziare la nostra legge regionale sulla valorizzazione dei borghi, ma - spiega Acquaroli - visto che siamo riusciti a intercettare altri 100 milioni di euro dall’Unione europea abbiamo chiesto al ministro Calderoli di dirottare le risorse del Progetto Bandiera sulle strutture alberghiere da ristrutturare, con gli aumenti dei costi delle materie prime e dei mutui che frenano gli imprenditori, siamo in attesa di una risposta da Roma, sono fiducioso ma non posso fornire numeri sulle risorse possibili». A fare la differenza però per il governatore non è solo l’aspetto finanziario ma «la capacità di creare un sistema tra i diversi settori. Abbiamo un territorio straordinario, ancora poco conosciuto rispetto alle sue potenzialità, che può avere un margine di crescita enorme avvalendosi del contributo di tutte le componenti, a cominciare dall’enogastronomia emblema dell’identità dei territori, poi c’è il paesaggio, il patrimonio artistico, il turismo legato a natura, sport, fede. Un sistema con una regia unica, rappresentata da Atim». A proposito Marco Bruschini, direttore dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche, ha lanciato un appello da Loreto: «Ci servono più fondi per avere successo, d’altronde saremo presenti ad eventi internazionali come Imex a Francoforte e Las Vegas e a fiere di settore a Barcellona e pure a Cannes per intercettare il turismo di lusso».