Il decollo
Sì, ci vuole tattica, molta pazienza, soprattutto infrastrutture rodate, per attrarre lo straniero. Nell’ampia sala del palas spetta allo chef Moreno Cedroni scendere in pista e apparecchiare il territorio, per il cuore e per il palato. Senza i collegamenti aerei con Roma e Milano, per connettere le Marche con il resto del mondo – è la sua convinzione - sarà difficile sostenere l’enogastronomia stellata, come la sua. Stuzzicato dal presidente della Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi che è costola di Confcommercio, Alexander D’Orsogna lo deve ammettere: «Sono stati potenziati i voli su Londra, è stata avviata la rotta su Parigi, si sta lavorando sulla Germania. Sarà difficile, tuttavia, che le tratte di continuità per Napoli, Milano e Roma decollino entro fine giugno». L’ad di Ancona Airport resta in rampa di lancio perché dalla Ue le rassicurazioni ci sono tutte, manca solo un atto formale per far scattare i bandi che dovranno assegnare le rotte. Ci vuol pazienza, forse sino a dopo l’estate. La combinazione geografica scombina le previsioni.