ANCONA La combinazione geografica per sedurre lo straniero ha la dolcezza delle colline e il garbo d’un borgo. È il turismo, rimirato attraverso il filtro gentile dell’entroterra. Mai di massa, piuttosto di rete. Ci vuole strategia, molta pazienza, promozione e destagionalizzazione. Si fa così, perché funzioni. Per cominciare, Massimiliano Polacco mescola, con passione, il passato più recente con il futuro alle porte: «A Pasqua abbiano centrato un +7% sui vacanzieri dello scorso anno. La proiezione del dato sulla stagione che verrà ci fa sperare in un +10%, rispetto ai 2,5 milioni di arrivi e agli 11,3 milioni di presenze di un 2022 già da record». Non sfida il destino, piuttosto incrocia le dita, il direttore generale di Confcommercio: «Meteo permettendo, s’intende». Dalla ribalta degli Stati generali del turismo, nel Palacongressi che si apre sotto il cupolone di Loreto, non allenta la morsa delle previsioni.
Turismo, record da migliorare nelle Marche: «Adesso puntiamo al +10% ma l'anteprima di Pasqua ci fa sperare»
di Maria Cristina Benedetti
Martedì 18 Aprile 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:30 | 1 Minuto di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA