Nave Duilio, il cannone Otobreda 76 che ha abbattuto il drone degli Houthi dopo un “eco radar” sconosciuto

Lunedì 4 Marzo 2024, 10:33 | 1 Minuto di Lettura

Gli obiettivi

«Non posso giudicare i tempi e i modi nei quali il nostro sovrano Parlamento decide di affrontare la questione. Pur tuttavia sono, diciamo, piuttosto sorpreso: dopo che il governo italiano si è battuto per avere il comando tattico della missione, onestamente mi sarei aspettato un percorso più rapido in Parlamento». È quanto afferma, in un'intervista al QN, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, ex capo di Stato maggiore della Difesa ed ex ministro della Difesa. E sulla possibilità che il comando operativo della missione Aspides esponga l'Italia a rischi aggiuntivi afferma: «Non direi. Dal punto di vista degli Houthi non cambia nulla. Chi ha navi in zona è comunque un potenziale obiettivo». Quanto all'attacco degli Houthi di sabato chiarisce: «Il Caio Duilio ha un armamento antiaereo valido. La scelta di usare il cannone a tiro rapido, che ha proiettili che hanno la possibilità di cambiare direzione una volta usciti dalla bocca da fuoco ed essere guidati verso il bersaglio pare corretta».

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