Maggio e giugno due mesi da bollino nero. Ma anche il resto dell’estate è andata sopra le righe, più calda e piovosa della norma. Dall’agricoltura alla pesca, fino alla ricettività e all’intrattenimento. Ogni settore ha risentito degli effetti del clima pazzo. L’alluvione è stata solo l’inizio di un’estate condizionata da eventi climatici estremi che hanno investito anche le Marche. Gli operatori di ogni comparto lanciano l’allarme: i modelli di impostazione delle varie professioni sono stati stravolti. Si aggiungono costi su costi per fronteggiare le conseguenze, sempre più frequenti, di un meteo che sta mostrando il suo volto più aggressivo e sempre meno prevedibile. Per non parlare, poi, delle perdite, in molti settori, dovute all’emorragia di utenti: nel turismo in primis. Insomma, a fronte di un bilancio affatto incoraggiante per l’estate 2023, si guarda al futuro con una preoccupante incertezza.
Ecco cosa dicono gli imprenditori marchigiani