Refezione scolastica, Fano è l’eccellenza: «Siamo primi in Italia per il terzo anno»

Refezione scolastica, Fano è l’eccellenza: «Siamo primi in Italia per il terzo anno»
Refezione scolastica, Fano è l’eccellenza: «Siamo primi in Italia per il terzo anno»
di Osvaldo Scatassi
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Sabato 14 Ottobre 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:22

FANO La refezione fanese ha conquistato il suo triplete. Per il terzo anno consecutivo è infatti al primo posto dell’indagine condotta da Foodinsider, un osservatorio nazionale sulle mense scolastiche. Il prestigioso risultato dell’amministrazione comunale è reso ancor più rotondo dal livello di qualità riconosciuto alle Marche, che piazzano Jesi e Ancona tra le migliori dieci, rispettivamente al quarto e al settimo posto.


La continuità dei risultati


L’esito dell’indagine è in continuità «rispetto a una serie storica positiva che, su otto edizioni, ha portato Fano a podio per sei volte e per le ultime tre sempre sul gradino più alto», ha detto ieri l’assessore comunale Samuele Mascarin per dare il senso di «un investimento, per niente affatto scontato, in tempo, energie, professionalità e risorse.

Il risultato non è un punto di arrivo e lo dimostra il fatto che Fano è al primo posto anche in termini di innovazione. Sottolineo che siamo classificati davanti ad aree metropolitane e a città capoluogo di regione o di provincia».

L’assessore Mascarin, affiancato dal dirigente Ignazio Pucci, colloca la svolta nel 2015, quando la refezione scolastica fu riorganizzata (anche grazie alle «felici intuizioni del dietista Fabio Tinucci») e affidata al gruppo Dussmann, che ieri nella mediateca Memo era rappresentato dalla responsabile locale Ramona Addis e dal responsabile di zona Miguel Sanchez Ausejo. 

Quanti pasti al giorno


«Otto anni fa erano 1.600 le bambine e i bambini iscritti al servizio, oggi si producono 2.400 pasti al giorno. Un aumento che sfiora il 50 per cento e che rappresenta un miglioramento tangibile. Sono oltre 200 i bambini e le bambine che pranzano gratuitamente. Nonostante il Covid, le crisi internazionali e i rincari dei prezzi, è stata calmierata la compartecipazione alla spesa richiesta alle famiglie. Aumentata la fascia dell’esonero». La relazione conclusiva di Foodinsider spiega che «la tariffa del pasto è suddivisa in 33 fasce Isee, con una forbice di prezzo che va dalla totale gratuità fino alla fascia massima di 5 euro e 20 centesimi, per un massimo mensile comunque non superiore a 61 euro e 70 centesimi».

Sono 33 anche i comitati mensa nelle scuole di Fano, deputati ai controlli nelle cucine. «Al di là dell’aspetto ispettivo – ha aggiunto Mascarin – le famiglie sono state coinvolte in un percorso per incrementare la consapevolezza sulla corretta alimentazione». Un aspetto rilevato e sottolineato dall’indagine di Foodinsider.


Laboratori con i genitori


«Si sono tenuti undici laboratori di cucina, ciascuno per dieci genitori, ai quali è stato offerto anche un ricettario da portare a casa per cucinare i piatti della mensa». Un menu, è stato confermato ieri alla Memo, che guarda sia all’alimentazione equilibrata e sana (prodotti freschi, biologici e a chilometro zero) sia al cibo come elemento di progresso culturale ed economico, perché proviene da terre confiscate alla malavita organizzata oltre che da cooperative sociali e da altre imprese della zona. Ancora una volta, dunque, la ristorazione scolastica di Fano ha avuto la meglio su Cremona e Parma. Altre due eccellenze in Italia cui l’indagine di Foodinsider riconosce, a loro volta, di essere «sempre in testa, migliorando di continuo». 

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