Agganciano le vittime su internet e le raggirano allo sportello bancomat: presi quattro truffatori

Agganciano le vittime su internet e le raggirano allo sportello bancomat: presi quattro truffatori
Agganciano le vittime su internet e le raggirano allo sportello bancomat: presi quattro truffatori
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Venerdì 23 Ottobre 2020, 14:45

FANO - Spingevano le loro vittime, convinte di ricevere pagamenti per merci messe in vendita su internet, a recarsi negli sportelli bancomat, spingendoli poi ad accreditare soldi: la polizia ha smascherato quattro truffatori.

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I poliziotti del Commissariato di Fano, al termine di una mirata attività investigativa, ha denunciato in stato di libertà gli autori di svariate truffe online: si tratta di quattro italiani rientuti responsabili della stessa pratica di raggiri.

Le indagini dei poliziotti consentivano di ricostruire il seguente modus operandi dei truffatori: in questo tipologia di truffe, le vittime sono i venditori che, a seguito dell'offerta di vendita su piattaforme online, di beni e servizi, venivano contattati telefonicamente da presunti acquirenti.

Questi, tramite abili e convincenti argomentazioni sulle modalità di pagamento nonché scuse di varia natura, anche sostenendo di essere diversamente abili, riuscivano a convincere i venditori a recarsi loro stessi presso uno sportello bancomat per l'effettuazione delle relative procedure di accredito delle somme di denaro pattuite. Qui, mediante raggiri, le vittime venivano guidate telefonicamente dai truffatori nelle operazioni di digitazione sulla tastiera dello sportello bancomat, nella falsa convinzione di operare per l'accredito mentre, in realtà, venivano condotti a svolgere operazioni di addebito. In tutte e 4 le denunce degli agenti, inoltre, le operazioni sono state fatte ripetere più volte alle ignare vittime fino a raggiungere importi totali di alcune migliaia di euro. Solo successivamente, queste ultime realizzavano l'accaduto e si rivolgevano, quindi, al Commissariato. Nei casi trattati dai poliziotti, le vittime avevano accusato la perdita di somme di denaro, per importi che variavano da 400 a oltre 3000 euro.

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