A Sassonia metà litorale eroso dal mare
Un altro inverno senza le nuove scogliere

Il mare ha scarnificato la passeggiata sul litorale di viale Adriatico
Il mare ha scarnificato la passeggiata sul litorale di viale Adriatico
di Lorenzo Furlani
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Giovedì 11 Dicembre 2014, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 18:24
FANO - La potenza del mare che minaccia viale Ruggeri e divora il litorale di Sassonia non sarà fermata prima di un anno.





La strada, riparata dagli scogli e ormai ridotta a un tratturo, viene chiusa al traffico a ogni mareggiata mentre l'erosione della spiaggia, in questo autunno, è arrivata a scarnificare la passeggiata di viale Adriatico, portando alla luce i sottoimpianti idraulici ed elettrici.



Ma dovrà passare un altro inverno e si dovrà nuovamente rabberciare il litorale per la stagione turistica 2015 prima che siano predisposte le nuove scogliere per la difesa della costa.



Sono disponibili tre milioni di euro della Regione Marche, un finanziamento che accese la campagna per le elezioni regionali del 2010, ma paradossalmente l'opera, a causa dei tempi lunghi della burocrazia e delle facili promesse della politica, non vedrà la luce prima del rinnovo del Consiglio regionale nel 2015.



Lo precisa, con il suo onesto pragmatismo, l'assessore comunale ai lavori pubblici Marco Paolini: "E' in corso l'iter di pubblicazione del progetto. In base ai tempi tecnici, potremmo indire l'appalto prima dell'estate ma i lavori non potranno svolgersi durante la stagione turistica, dovranno necessariamente slittare al termine della prossima estate".



E, comunque, l'intervento progettato su un tratto di oltre due chilometri, dal porto alla foce del Metauro, di cui 950 metri di zona balneare ora del tutto sprovvista di barriere, sarà eseguito in modo parziale per l'esiguità dei fondi sotto due profili.



"Gli uffici tecnici hanno quantificato una spesa complessiva di circa 4,2 milioni di euro - spiega l'assessore Paolini -. La Regione ha messo a disposizione 3 milioni, ma altri fondi non ci sono. Perciò le opere a mare potranno essere eseguite per i tre quarti. In ogni caso si è scelto di operare lungo tutta la costa perché solo così si può ridurre l'effetto dell'idrodinamismo. In seguito dovremo cercare nuove fonti di finanziamento per completare i lavori".



L'altra parte del progetto che resterà sulla carta è il ripascimento del litorale mangiato almeno per metà dal mare. "Si tratta di ricostituire una linea di costa gravemente compromessa - rileva Marco Paolini -. E’ un ripascimento importante che richiede notevoli fondi, almeno un milione di euro. Anche per questo dovremo attivare nuove fonti di finanziamento".



E, intanto, il mare avanza.



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