Donna ritrovata morta, sangue in casa. Il marito scoperto in stato confusionale, lei sarebbe deceduta da più giorni

Sull'episodio di Barchi indagano i carabinieri
Sull'episodio di Barchi indagano i carabinieri
di Roberto Giungi e Jacopo Zuccari
2 Minuti di Lettura
Sabato 11 Giugno 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 10:16

BARCHI - E' scattato l’allarme: nella casa quasi nel centro storico di Barchi l’elemento sospetto era quella porta aperta. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco di Fano e nell’abitazione al piano terra hanno trovato il corpo senza vita di una donna, di  65 anni immersa in chiazze di sangue anche se nessun ulteriore elemento poteva suggerire l’esito di una morte violenta. Ma il sentore del giallo ha coinvolto tutti.

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I dettagli
Infatti qualche dettaglio deve aver insospettito le forze dell’ordine tanto che dell’episodio si è parlato subito come di qualcosa di anomalo e di grave. Secondo i primi soccorritori la donna potrebbe essere morta anche da circa tre giorni elemento che complica senza dubbio lo scenario del decesso Le ricerche del marito hanno portato a un uomo, di circa 80 anni, di professione ex carrozziere trovato in condizioni molto debilitate e in un forte stato confusionale.

Per i sanitari intervenuti era chiaramente in stato di choc.


Il ritrovamento
Il ritrovamento del cadavere risale circa alle 19 di ieri sera e pare che a scoprirlo sia stato un amico del figlio arrivato casualmente nell’abitazione. I carabinieri e i vigili del fuoco di Fano sono stati i primi ad entrare nell’appartamento situato nel centro del piccolo paese, e hanno trovato il corpo senza vita della donna era riverso sul divano. La donna convive con un uomo, ex carrozziere, di circa 80 anni, che è stato ritrovato successivamente in stato confusionale e soccorso dal personale del 118 giunto sul posto. 


L’indagine
Avvertito il magistrato di turno, il pm del tribunale di Pesaro Maria Letizia Fucci che al momento ha conferito solo con i carabinieri. L’agitazione intorno all’episodio fa sospettare l’esistenza di un giallo che al momento né i carabinieri né la magistratura sono in grado di dipanare. Della vicenda si occupano i carabinieri di Fano e di Mondavio che in tarda serata non erano ancora in grado di fornire notizie 
 

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