L’identikit
L’identikit fornito da Radio Regione parla di un medico (clinico o prof universitario) marchigiano, in area Lega ma gradito anche al governatore Francesco Acquaroli e al resto della coalizione. Niente rimpasto dunque: «C’è stata una richiesta di verifica da parte della Lega, ma ora la maggioranza si è consolidata», giura Ciccioli, che sottolinea pure come «il presidente ne esca rafforzato e la giunta più solida. Alcuni ritocchi nelle politiche ci saranno, ma avviene in qualsiasi governo».
Il focus
E aggiunge: «Il rafforzamento della gestione della sanità è un dato positivo, quattro occhi sono più di due. Se poi ci sono apporti tecnici meglio ancora». Gli fa eco Marinelli: «Si è fatta una valutazione per vedere da qui alla fine del mandato quello che c’era da fare, se avevamo le persone giuste.
Le defezioni
Tra le perle di questa fase, va segnalato che il consigliere Luca Santarelli resta «alla presidenza del gruppo Rinasci Marche», come il diretto interessato ha scritto al presidente dell’assemblea legislativa Dino Latini. Dunque non passerà alla Lega, a differenza di quanto annunciato alla presenza del leader nazionale Matteo Salvini lo scorso 29 settembre. Anche l’altra consigliera transfuga Simona Lupini non ha ancora formalizzato il passaggio e ieri non era in aula. Nota a margine: il Consiglio regionale ha ieri approvato all’unanimità una mozione per esprimere solidarietà al capogruppo dem Maurizio Mangialardi per l’atto vandalico subito il 6 ottobre, quando è stata sfondata la porta del suo ufficio a Palazzo delle Marche. A turno, hanno preso la parola tutti i gruppi consiliari e, per la giunta, l’assessore Stefano Aguzzi. Tutti tranne Santarelli e la sua Rinasci Marche.