Ancona, Ciccioli striglia Silvetti: «Al porto serve il Molo Clementino». Il capogruppo FdI spinge per il terminal crociere targato Msc

E la Regione inserisce il progetto nel Piano delle infrastrutture deliberato ieri

Ancona, Ciccioli striglia Silvetti
Ancona, Ciccioli striglia Silvetti
di Martina Marinangeli
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11:23
ANCONA Il progetto sul molo che scotta. Sul porto di Ancona, nevralgico a livello regionale, si sta profilando un incrocio di prospettive contrapposte difficilmente conciliabili, se non con il passo indietro di qualcuno. Il nodo gordiano da sciogliere è quello del banchinamento del Molo Clementino, lato Fincantieri, propedeutico alla costruzione del nuovo terminal crociere - home port di Msc - da completare in 5 anni. Il progetto da 22 milioni di euro, in fase di Valutazione di impatto ambientale, sta divaricando le posizioni interne alla maggioranza di centrodestra che presiede l’ormai notoria filiera istituzionale. 


Diversi punti di vista


L’Autorità portuale guidata da Vincenzo Garofalo dice che il progetto deve andare avanti. Il sindaco di Ancona Daniele Silvetti tira invece il freno a mano (sin dalla campagna elettorale), professandosi fortemente contrario per le criticità ambientali che il terminal si porterebbe dietro. La Regione governata da Francesco Acquaroli, pur puntando tutte le fiches sulla penisola tra le banchine 27 e 28, inserisce intanto il Molo Clementino nel Piano delle infrastrutture deliberato ieri in giunta. E in questo bailamme interviene il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli - che ha un’influenza non da poco anche sul consiglio comunale di Ancona - con una posizione opposta a quella del primo cittadino. «Due sì convinti per la difesa della struttura del Porto storico e del Molo Clementino e per la salvaguardia dell’ambiente, arrivando a emissioni zero con l’elettrificazione delle banchine e l’utilizzo del carburante verde e dell’idrogeno», la premessa conciliante.

Ma poi arriva a quello che è il vero nocciolo della questione. «Occorre tuttavia un terzo sì: Molo esterno nell’area Fincantieri per le grandi navi da crociere, utilizzabile in seguito per il grande diporto». Poche parole che valgono tutto: il progetto del Molo Clementino s’ha da fare. «Una tessera imprescindibile», la definisce Ciccioli: «Le navi da crociera aumenterebbero in frequenza e numero di approdi (fino a tre a settimana) con grande potenziamento turistico, ancora di più se con l’apporto di Costa Crociere e Viking». 


I benefici


Ciccoli integra senza esitazioni: «Il connubio con l’Alta velocità ferroviaria. Msc ha acquistato il 50% di Italo per farlo diventare l’Av del versante Adriatico». Ne beneficerebbe anche l’aeroporto, dal momento che «sono in corso trattative per l’acquisto di una partecipazione di Msc in Ita, che assegnerebbero più voli charter e di linea a Falconara». Il tutto, «in attesa della realizzazione della nuova penisola, i cui tempi realisticamente si misurano tra 15-20 anni». Un indirizzo molto preciso. Dato al sindaco di Ancona soprattutto.


 

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