Grandi navi al porto, Bugaro (esperto del Comune) contro Ciccioli (FdI): «Ancona non ha bisogno di padrini»

Grandi navi, Bugaro contro Ciccioli: «Ancona non ha bisogno di padrini»
Grandi navi, Bugaro contro Ciccioli: «Ancona non ha bisogno di padrini»
di Andrea Maccarone
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 07:30

ANCONA  - Il banchinamento delle grandi navi al Molo Clementino divide la filiera istituzionale. Il sindaco Daniele Silvetti, fin dalla campagna elettorale, ha giurato che l’opera non si farà. Palazzo Raffaello, però, inserisce la realizzazione del terminal crocieristico nel Piano Regionale delle Infrastrutture 2023. Il capogruppo FdI in consiglio regionale, Carlo Ciccioli, fa un passo avanti con un documento intitolato “Visione di Ancona” in cui esprime un «sì convinto» al terminal al Molo Clementino.

Contrapposizione con il primo cittadino che Giacomo Bugaro, membro del comitato di gestione dell’Autorità portuale commenta così: «Sono ligio al mandato fiduciario che mi ha dato il sindaco, certe uscite estemporanee non aiutano.

Ancona non ha bisogno di padrini». 


Diferrenza di vedute 


La filiera scricchiola? Per Ciccioli no: «Siamo una squadra, un team, nella quale si propongono idee e obiettivi, se ne discute e si fa sintesi per prendere la giusta decisione in favore della città e non del proprio tornaconto personale». Che poi il tornaconto qual è? Il pacchetto di voti che Silvetti, grazie alla sua posizione in merito al Molo Clementino, ha intercettato dal mondo ambientalista di sinistra? Ciccioli su questo resta sibillino. Ma fa notare che si possono «anche avere sensibilità diverse in merito al Porto o a qualsiasi altro argomento, ma certamente è il bene della città quello che vogliamo perseguire». C’è solo da capire, a questo punto, quale sia il bene della città per i partiti di governo: le crociere al porto antico? Oppure no? E stabilire anche se il bene della città lo persegua l’amministrazione comunale o il consiglio regionale. Magari tutti e due in sinergia. Ma, appunto, basta che trovino un punto di contatto, perché ad oggi le posizioni sul progetto sono antitetiche.


In mezzo c’è l’Autorità portuale. Il presidente Vincenzo Garofalo è stato invitato dal Comune a presenziare lunedì prossimo alla riunione della II e III Commissione consiliare (rispettivamente Assetto ed uso del territorio, Lavori pubblici e Porto). Il tema all’ordine del giorno: Il Dpss (Documento di pianificazione strategica di sistema) e quindi anche il Molo Clementino. «L’opera è inserita nel Dpss e anche nel Piano regolatore - afferma Garofalo -. Non possiamo fermarci, altrimenti danneggiamo il porto». Un’opera da 22 milioni di euro provenienti da fondi pubblici ministeriali. «Onestamente non so cosa possa fare il Comune per impedire la realizzazione del progetto – aggiunge Garofalo -. Ad oggi io non ho ricevuto nessun atto amministrativo». Il presidente dell’Autorità portuale prova ad immaginare uno scenario surreale: «Può accadere che si riuniscano ai piani superiori al mio, con il mio coinvolgimento, e che si decida di rivedere il tutto. Ma ad oggi non è all’ordine del giorno, quindi io vado avanti». 


Chi vede con forte interesse la realizzazione del terminal crociere è Msc, che con le sue 30 toccate annue, ciascuna da 2.600 passeggeri, porta ad Ancona 78mila passeggeri. Nel 2023 sono state 49 le toccate delle crociere nel porto dorico. I crocieristi nel primo semestre 2023 sono stati 34.553, +72% rispetto al primo semestre 2022. I passeggeri complessivi (traghetti e crociere) in transito nello scalo dorico nel primo semestre 2023 sono stati 307mila, di cui 272.517 i passeggeri dei traghetti (+12% sul primo semestre 2022) e 34.553 crocieristi. Per quanto riguarda i containers: nel primo semestre 2023, il movimento delle merci è cresciuto del +5,6%, passando da 585.496 del primo semestre 2022 a 618.396 tonnellate del primo semestre 2023, così come il movimento dei contenitori Teu (+10,9%), che sono aumentati da 81.117 a 89.986 fra il primo semestre 2022 e il primo semestre 2023.

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