Il progetto
Per rafforzare il patto è anche stato calendarizzato per il 14 settembre, alle Muse di Ancona, un evento a cui prenderanno parte, tra gli altri, l’alto management del colosso dell’e-commerce - il general manager Sud Europa di Alibaba Group Rodrigo Cipriani Foresio, il country manager Italy, Spain & Portugal Luca Curtarelli, il capo delle vendite di Alibaba.com per l’Italia Nicola Davanzo - e, per le Marche, il governatore Francesco Acquaroli, il presidente della Camera di commercio Gino Sabatini e il rettore della Politecnica Gian Luca Gregori. E ci sarà anche una tavola rotonda tra i rappresentanti di Confindustria Ancona, Confapi e dell’Ordine dei commercialisti di Ancona. In quell’occasione, verranno avviati tavoli operativi one2one tra Alibaba e le imprese del territorio che intenderanno prendere parte all’accordo. Anche questa volta, a fare da ponte tra la Cina e le Marche è stata l’azienda Innoliving guidata da Danilo Falappa, che già nel 2019 aveva organizzato ad Ancona un evento con Alibaba a cui avevano preso parte oltre 300 imprenditori.
Come funziona
Ma come funziona? Saranno selezionate fino ad un massimo di 1000 nuove aziende italiane i cui siti verranno inseriti nella sezione Italian Pavilion della piattaforma Alibaba per un periodo complessivo di 24 mesi, accedendo ai servizi riservati che includono anche un supporto personalizzato ed un programma di formazione dedicato. Le aziende che aderiscono al progetto non dovranno pagare l’iscrizione annuale al marketplace virtuale targato Alibaba.com e riceveranno un credito complessivo di 1500 dollari per finanziare campagne pubblicitarie. Potranno beneficiare di un canale di contatto diretto con buyer mondiali ed avere accesso ad un servizio di assistenza dedicata, per la costruzione di minisiti aziendali e schede prodotto. Tra i requisiti minimi per la partecipazione, le imprese devono avere sede legale in Italia, impegnarsi a caricare almeno 15 pagine di prodotto sul proprio account Alibaba.com ed essere in possesso di un canale e-commerce attivo.
Nel luglio 2021, l’allora assessore allo Sviluppo economico ed oggi deputato Mirco Carloni aveva annunciato di aver avviato i primi contatti con l’amministratore delegato di Alibaba, che si è detto disponibile a fare una sorta di vetrina dedicata al made in Marche. Oggi quella prospettiva si prepara a diventare realtà. E le ricadute per le imprese marchigiane sarebbero notevoli. Un’analisi condotta da Sda Bocconi per Alibaba, evidenzia che, nel 2022, il giro d’affari sviluppato complessivamente dalle oltre 500 aziende italiane sulle piattaforme rivolte al mercato cinese ha raggiunto i 5,4 miliardi di euro, un dato equivalente a circa un terzo del valore dell’export italiano in Cina.
Un bell’assist al sistema produttivo marchigiano. Considerando che Alibaba.com connette venditori e compratori professionali in circa 200 Paesi nel mondo, grazie alla leva del commercio digitale, si aprirebbe una vetrina non da poco per la nostra regione.