La spinta di Alibaba alle imprese delle Marche, il responsabile Sud Europa: «Vetrina sul mondo». Domani il meeting alla Mole Vanvitelliana di Ancona

Saranno presenti oltre 100 aziende. "Un’opportunità per sviluppare nuovi mercati"

La spinta di Alibaba alle imprese delle Marche, il responsabile Sud Europa: «Vetrina sul mondo»
La spinta di Alibaba alle imprese delle Marche, il responsabile Sud Europa: «Vetrina sul mondo»
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 13 Settembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 14:55
Rodrigo Cipriani Foresio, general manager Sud Europa di Alibaba Group, sarà ad Ancona domani per l’evento organizzato da Alibaba.com alla Mole vanvitelliana di Ancona.
Direttore, innanzitutto, ci può dire qual è la mission dell’evento di domani? 
«Intanto siamo molto contenti di tornare nelle Marche dopo l’ultima volta nel 2019. Verremo con tutto il team per presentare la nostra piattaforma e parlare con le aziende marchigiane anche tramite incontri “one-to-one” per spiegare quali grandi opportunità si possono prospettare».  
Ovvero? 
«Il nostro portale permette alle aziende italiane, in questo caso specifico marchigiane, di raggiongere i mercati di tutto il mondo e sviluppare il proprio business». 
Perché le Marche? C’è un tessuto imprenditoriale che si sposa bene con il target della vostra piattaforma? 
«Assolutamente sì, noi ci rivolgiamo alle micro-piccole imprese italiane, e nelle Marche ce ne sono davvero tante. Una regione molto appetibile perché è una realtà industriale con molte eccellenze: dalla pelletteria ai prodotti alimentari, eccellenze che esportano, ma che soprattutto dovrebbero esportare di più». 
Quante aziende marchigiane hanno già sposato Alibaba.com? 
«In totale abbiamo 1.800 aziende italiane in tutte le categorie merceologiche: dal food al personal care, alle scarpe agli accessori auto, tanto per citarne solo alcune. Di queste, 25 sono marchigiane». 
Quali leve utilizzerete per spiegare agli imprenditori il valore aggiunto nell’intraprendere un percorso nell’e-commerce? 
«Prima di tutto andremo a spiegare la facilità, sia operativa che di costo, che offre lo strimento Alibaba.com. Con un investimento tra i 5 e 10mila euro all’anno si ha la possibilità di allestire il proprio negozio virtuale, di operare e interagire con operatori in tutto il mondo. Abbiamo più di 40 milioni di buyers. E abbiamo partner capaci di supportare le aziende nella piattaforma». 
Porterete degli esempi specifici durante l’appuntamento di Ancona? 
«Faremo vedere delle case history, per frar capire che non si può restare fuori da questo tipo di circuito. È semplice e facile. Vogliamo dare un’opportunità in più alle aziende. Basti pensare che il giro d’affari del b2b nel mondo è di 10 trilioni di dollari». 
Oltre all’investimento iniziale, di che cosa hanno bisogno le aziende per dare il via al proprio e-commerce? 
«È fondamentale che all’interno dell’azienda ci sia qualcuno che abbia un piccolo know how di digitalizzazione. La piattaforma Alibaba.com parla 20 lingue, quindi anche un po’ di praticità con l’inglese, anche se molti buyers stranieri parlano italiano. È importante interloquire e rispondere velocemente. Con il fuso orario le email inviate dai buyers in Asia, ad esempio, vengono ricevute dagli italiani quando è notte. È importante che la mattina seguente si risponda con una certa tempestività. Niente di più semplice». 
Lei ha parlato di case history, ci può anticipare di che cosa si tratta? 
«Sono aziende marchigiane che grazie alla piattaforma Alibaba.com hanno cominciato ad esportare in Europa e in Turchia. Realtà che prima pensavano essere inapprocciabili, e invece con un piccolo sforzo in più si riesce a sviluppare mercati che un tempo sembravano irraggiungibili. Per l’evento alla Mole Vanvitelliana abbiamo già prenotate più di cento imprese».
 
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