ANCONA - Una vetrina digitale per il made in Marche su uno dei palcoscenici più importanti del mondo. Una fiera permanente h24 e 365 giorni l’anno con affaccio su 190 Paesi. Ecco Alibaba, colosso dell’e-commerce tra i principali marketplace in circolazione, sbarcato ieri nella nostra regione con un evento alla Mole di Ancona che ha viso la partecipazione di 300 imprese del territorio. Un sequel, dopo il convegno organizzato nel 2019 capace di attirare altrettante aziende. Segno che l’appeal della multinazionale del dragone fa ancora presa nel territorio. E anche questa volta, a fare da ponte tra la Cina e le Marche è stata l’azienda dorica Innoliving guidata da Danilo Falappa, che è riuscito a riportare ad Ancona il gotha di Alibaba Group, a partire dal general manager Sud Europa Rodrigo Cipriani Foresio, che ha sottolineato come «i cinesi conoscano le Marche per padre Matteo Ricci e amino i vostri prodotti, come il made in Italy in generale».
Il raggio d’azione
Se infatti il raggio d’azione è globale, il fatto che Alibaba abbia la sua sede in Cina aiuta a rendere permeabile un mercato altrimenti difficile da raggiungere per le nostre aziende: «Avete in mano un tesoro totalmente inesplorato», assicura Cipriani.
Il padiglione
Tradotto: un padiglione italiano sul portale Alibaba.com in cui anche le Marche possono avere il loro stand virtuale. «Diamo l’opportunità all’azienda marchigiana di aprire la propria vetrina online sulla piattaforma e vendere ciò che vuole, al prezzo che vuole e dove vuole, entrando in contatto con 40 milioni di buyers in tutto il mondo», è ancora Cipriani a dettagliare. E c’è chi, durante l’incontro di ieri, ha declinato la teoria nella propria esperienza personale. Come Massimo Ciabattoni, alla guida della LeafGreen di Urbino che studia e sviluppa cosmetici ecobio, prodotti in Italia con l’uso di ingredienti biologici e a basso impatto ambientale. L’azienda è su Alibaba dal 2021 «ed è stata l’Agenzia Ice a fare da ponte - riavvolge il nastro Ciabattoni -. Grazie a questa esperienza abbiamo contatti che altrimenti non avremmo avuto. Non avevamo agenti in presenza in mercati importanti come gli Usa, per esempio. E Alibaba.com ci ha permesso di avere contatti diretti con buyers esteri di livello senza il dispendio di una struttura estera che un’azienda dovrebbe mettere in campo».
I risultati
Ed i risultati si sono visti: «È aumentato anche l’export perché si sono concretizzati contatti con la Francia e con l’Olanda. E abbiamo contatti ancora aperti con gli Stati Uniti e la Germania». Questo perché «la piattaforma Alibaba.com permette di raggiungere tutti i paesi del mondo senza spostarsi dall’ufficio», sintetizza Falappa. «Rappresenta un’opportunità per internazionalizzare i nostri prodotti, le nostre eccellenze, la nostra capacità manifatturiera», allarga gli orizzonti il governatore Francesco Acquaroli. Il gruppo Alibaba ha un canale dedicato anche al turismo e, grazie a questo, «vogliamo avvicinare la Cina alle Marche - l’auspicio di Marco Bruschini, direttore Atim- perché parlare alla Cina significa parlare a tutta l’Asia». La giornata alla Mole, durante la quale sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, il presidente della Camera di commercio Gino Sabatini ed il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori si è conclusa incontri one2one con gli esperti di Alibaba.com. Una vetrina non da poco per la nostra regione bella e sconosciuta.
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