Caos Aeroitalia, Enac adesso minaccia una diffida e la compagnia area ci ripensa: «Garantiremo Roma, Napoli e Milano»

Caos Aeroitalia, Enac adesso minaccia una diffida e la compagnia area ci ripensa: «Garantiremo Roma, Napoli e Milano»
Caos Aeroitalia, Enac adesso minaccia una diffida e la compagnia area ci ripensa: «Garantiremo Roma, Napoli e Milano»
di Martina Marinangeli
4 Minuti di Lettura
Domenica 29 Ottobre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 07:26

ANCONA - L’insostenibile leggerezza di Aeroitalia. Una compagnia che prima stringe un accordo per operare dal Sanzio sette nuove rotte (comprese le tre per la continuità territoriale) e neanche un mese dopo decide di punto in bianco di cancellarle, limitandosi ad uno stringato comunicato che prima posta sui social e poi rimuove a stretto giro. E, con un colpo di spugna, fa scorrere i titoli di coda su Barcellona, Vienna e Bucarest dal 13 novembre. Amsterdam invece, a detta dell’ad di Aeroitalia Gaetano Intrieri, non era mai stata prevista tra le destinazioni da collegare alle Marche. Quindi evidentemente tutti i presenti alla conferenza stampa del 1° agosto al Sanzio, quando Aeroitalia ha annunciato le nuove rotte, sono stati colti da un momento di trance collettiva nel sentire la capitale olandese tra le mete promesse. Più realisticamente, anche su questo la compagnia ha detto una cosa e poi ne ha fatta un’altra. 


Il nodo 


Ma al netto della rotta fantasma di Amsterdam, gli altri tre voli internazionali attivati il 1° ottobre stanno per scomparire dai tabelloni del Sanzio.

Perché? Aeroitalia ha puntato il dito su Atim, tacciata di «mancato adempimento degli impegni». Tuttavia il problema potrebbe essere anche un altro. Il bando per la continuità territoriale verso Roma, Milano e Napoli che Aeroitalia si è aggiudicata (essendo stata l’unica a partecipare) prevede che due aerei facciano base in aeroporto. Aerei che fin qui hanno operato solo cinque voli al giorno, quando potrebbero farne 12.

Cosa che stava rendendo insostenibile l’operazione, considerando anche che, al momento, le tre rotte domestiche stanno viaggiando con il 25% di riempimento sul fronte passeggeri. E dunque si sarebbero cercate maggiori entrate dalle rotte internazionali, bussando alla porta dell’Atim. Che, secondo la ricostruzioni di Intrieri, alla fine non ha rispettato i patti. E dunque addio ai collegamenti. Ma se per le destinazioni internazionali si è trattato di un accordo tra privati, per quelle di continuità c’è di mezzo lo Stato: cancellarle non è così semplice. Perché se è vero che il contratto permette di chiudere i rapporti dopo un anno, dando sei mesi di preavviso, questo scherzetto potrebbe costare la reputazione alla compagnia, che opera la continuità territoriale anche su Sicilia e Sardegna. Enac avrebbe annunciato per domani una diffida contro Aeroitalia se davvero dovesse proseguire nell’intento di tagliare i voli di continuità da Ancona.


Il post


Non pare dunque casuale che nell’intemerata che Intrieri ha riservato al governatore Francesco Acquaroli - affidata ieri ad un post su Facebook - l’ad si affretti a dire che «continueremo a volare ad Ancona per onorare l’impegno preso con la nostra Autorità dell’aviazione civile italiana circa la continuità territoriale». Ma riserva parole di fuoco al presidente della Regione e a Ryanair, con cui l’aeroporto si appresta a chiudere un accordo di 5 anni per nuove rotte verso Spagna, Grecia e Scandinavia.

«Caro presidente Acquaroli non ho mai potuto avere il piacere di confrontarmi con lei - l’incipit del post al vetriolo - ma finalmente comprendo a pieno il trattamento riservato ad Aeroitalia». E prosegue bacchettando il governatore che, anziché «chiedersi il perché della nostra decisione di interrompere le rotte da Ancona, esalta un prossimo accordo tra la Regione e una aerolinea straniera che nell’ultimo ventennio è stata la causa principale del disfacimento del trasporto aereo italiano e di diversi aeroporti regionali, soggiogati ed annientati nei bilanci dalla prepotenza e dall’arroganza della compagnia da lei citata».


L’intemerata


Parole che lasciano poco spazio all’interpretazione. Ma Intrieri è ormai un fiume in piena, e continua: «Non abbiamo chiesto milioni di euro che lei è pronto a dare alla compagnia straniera. Noi abbiamo chiesto solo di cooperare insieme all’aeroporto ed alla Regione. Malgrado lo straordinario lavoro fatto dal management dell’aeroporto per averci ad Ancona, purtroppo - la chiosa velenosa - qualcuno ha invece pensato di giocare in modo scorretto con noi è questo è inaccettabile». Ognuna sta raccontando una sua verità in questa storia, ma una domanda resta: quale marchigiano vorrà ancora comprare un biglietto Aeroitalia dopo questo scherzetto?
 

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