Arretramento della ferrovia nelle Marche, parole di fuoco tra Ciccioli e Mangialardi. Ecco cosa si sono detti

La linea ferroviaria adriatica accanto al mare tra Ancona e Torrette
La linea ferroviaria adriatica accanto al mare tra Ancona e Torrette
di Massimiliano Viti
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Domenica 10 Aprile 2022, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 16:01

ANCONA - «Il ministero preveda l’arretramento ferroviario di tutta la tratta regionale che corre lungo la dorsale Adriatica. Dagli esponenti del Pd marchigiano ci aspettiamo, non il solito teatrino di una mozione lava coscienza, ma una seria opera di persuasione nei confronti del Governo di cui fanno parte».

 
Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, scatena il braccio di ferro politico su uno degli argomenti più delicati in materia di infrastrutture. «Il sindaco Ricci invece di gioire per il suo orticello, visto il ruolo che ricopre in ambito nazionale del suo partito, pensi in grande da marchigiano e non solo da pesarese.

Ascolti il suo omologo di Fano, Seri, e ci affianchi nella richiesta di modifiche al piano stanziato dal Ministero competente per il potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Bari. Piano che ad oggi prevede il solo arretramento ferroviario per la zona di Pesaro. Come rimarcato dall’Assessore Francesco Baldelli, allo stato attuale, si arreca un pregiudizio a tutte le nostre città costiere». 


Una nota che ha suscitato la dura reazione del capogruppo Pd, Maurizio Mangialardi, che rispedisce le accuse al mittente: «Anziché attardarsi in inutili polemiche, Ciccioli farebbe bene a sollecitare il presidente Acquaroli e l’assessore Baldelli, che sono del suo stesso partito, affinché la Regione Marche colga proficuamente il lavoro svolto da Pesaro, ma anche da Ancona e Falconara, sostenendo concretamente il bypass dell’Api e il Waterfront del capoluogo con l’uscita a nord dal porto. C’è inoltre la necessità di iniziare a programmare subito un nuovo tracciato, anzitutto con lo spostamento verso l’interno dei binari della linea Fano-Marotta-Senigallia-Montemarciano, e poi dare corso ai progetti già finanziati nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Ciò che va assolutamente evitato è che l’inerzia e la mancanza di coraggio che caratterizzano l’attuale giunta regionale».

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