Le frasi sulle vittime dell'alluvione, Ciccioli diventa un caso politico: in bilico la nomina ad assessore

Le frasi sulle vittime dell'alluvione, Ciccioli diventa un caso politico: in bilico la nomina ad assessore
Le frasi sulle vittime dell'alluvione, Ciccioli diventa un caso politico: in bilico la nomina ad assessore
di Maria Cristina Benedetti
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Giovedì 13 Ottobre 2022, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 07:30

Prende tempo ma è fortemente tentato di dare una spallata alle scelte che - dopo settimane di riflessioni - aveva già fatto. Francesco Acquaroli ha capito che nominare nella sua nuova Giunta Carlo Ciccioli (in quota doppia: FdI e Ancona) potrebbe in tempi strettissimi travolgere il suo mandato insieme alla valanga mediatica seguita alle dichiarazione imbarazzanti sulle vittime dell’alluvione. Tutto proprio mentre la leader del suo partito si prepara a diventare premier del Paese dopo le elezioni Politiche vinte.

Oggi il governatore avrà un fondamentale incontro con l’Anas per mettere a punto il progetto definitivo (e operativo) per la realizzazione della galleria della Guinza (nel Pesarese), ma il tempo è tiranno e lui dovrà sciogliere molto presto il nodo politico: il capogruppo di Fratelli d’Italia fuori o dentro la squadra di governo regionale? Probabile che i due possano avere un rovente faccia a faccia nelle prossime 48 ore, al termine del quale sarà presa una decisione, che al momento sembrerebbe sbilanciata sull’esclusione dello stesso Ciccioli, protagonista di una gaffe istituzionale sulle vittime dell’alluvione del 15 settembre troppo evidente per poter ricoprire un incarico così prestigioso e delicato.

Che la tendenza sia questa, lo si intuisce dal fatto che il governatore abbia tenuto la delega al Turismo (che nella sua testa pensava di lasciare a uno dei nuovi assessori), e abbia avocato a sé quella alla Ricostruzione. 


Le vittime 


Acquaroli è nel mezzo d’un cammino accidentato. Dopo l’uscita imbarazzante di Ciccioli, martedì scorso nell’aula del Consiglio, sulle vittime dell’inondazione del 15 settembre - «essere al posto sbagliato nel momento sbagliato» - è con le spalle al muro. Il Pd chiede la testa di quel medico specializzato in psichiatria, neurologia e criminologia, sposato con tre figlie, oltre tremila like sulla sua pagina Facebook, da sempre col pallino della politica. Il caso, in meno di 24 ore, fa il giro d’Italia e ritorno. «Con la sua farsesca ricostruzione dei fatti dell’alluvione, volta ad attribuire i motivi della drammatica morte di così tante persone alla negligenza e all’irresponsabilità delle vittime stesse, ha dimostrato una palese assenza di equilibrio, sensibilità e senso di responsabilità». I dem non si risparmiano. Tant’è che potrebbe avere il retrogusto d’una resa sfilare quel personaggio scomodo dalla terna, mixata tra Fdi e Lega - Ciccioli-Biondi-Antonini - che dovrebbe accomodarsi a Palazzo Raffaello negli scranni che fino a ieri erano di Castelli-Carloni-Latini: stesso equilibrio di bandiera, in viaggio verso Roma. Destinazione Parlamento. Fare retromarcia sulla sua nomina potrebbe equivalere ad assecondare un diktat dell’opposizione che ieri nell’udire quella frase ha abbandonato l’aula. Sdegnata. 


Le scuse 


A nulla sono valse le giustificazioni pronunciate da Ciccioli al termine d’una estenuante seduta, da resa dei conti. «Non volevo offendere nessuno, chiedo scusa». Il gruppo dem è tornato alla carica, anche ieri: «Acquaroli ponga rimedio all’ennesima figuraccia fatta dalle Marche su scala nazionale». Alza il tiro: «Eviti all’istituzione, che si trova pro-tempore a rappresentare, l’umiliazione di nominare assessore una persona che non è capace di fermarsi neppure davanti alle indicibili sofferenze di chi ha perso figli, madri, padri, mariti, fratelli, sorelle e amici». 


La nomina 


Prende tempo, il presidente. Impegnato nella trasferta riminese per il TTG Travel Experience tenta di premere il tasto-pausa: «La nomina dei nuovi assessori regionali è questione di ore, la delega al turismo resta in capo al presidente. Ci sono dei tempi tecnici che vanno rispettati, ma ormai ci siamo. Nel fine settimana o al massimo lunedì renderemo noti i nomi». Riflette. Perché, di contro, potrebbe essere poco funzionale tenere nella sua nuova squadra di governo, che vorrebbe senza spigoli, un soggetto che finisce spesso al centro di bufere dai contorni nazionali. Dopo le dichiarazioni su aborto, denatalità e rischio di “sostituzione etnica”, Ciccioli interviene anche sulle dodici vittime dell’alluvione del 15 settembre, con quella frase indelebile: «Essere al posto sbagliato nel momento sbagliato». Parole che fanno rabbrividire la deputata marchigiana Pd, Irene Manzi. Affida la sua indignazione a un post. «Un terrificante scaricabarile privo di compassione e pietà per le vittime e i loro cari». Intanto Acquaroli prende tempo e torna alla delega al Turismo: «Ho deciso di trattenerla perché ritengo di dover portare a termine il lavoro intrapreso in questi anni». Sfuma, almeno fino a quando si confronterà con Ciccioli. Sempre più in bilico. 
 

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