Ferrovia da arretrare solo per Pesaro, scempio inaudito a Fosso Sejore: la protesta di Fano contro Ricci

La conca di fronte al mare di Fosso Sejore
La conca di fronte al mare di Fosso Sejore
di Andrea Amaduzzi
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Domenica 3 Aprile 2022, 10:03

FANO - Danno più beffa per Fano con l’arretramento della ferrovia circoscritto al territorio pesarese. E nell’alveo del danno anche quello «ambientale e paesaggistico» arrecato a Fosso Sejore e che «farebbe impallidire» quello paventato «per le opere edificatorie ipotizzate per la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera».

E’ così che In Comune si iscrive al partitone dei contrari ad un progetto che sta ottenendo il raro risultato di compattare la scena politica fanese. «Ci auguriamo che la Provincia riesca ad articolare un motivato dissenso, senza essere asservita a Pesaro, e che la Regione intervenga con determinazione per bloccare questo intervento che mutila il territorio a beneficio di pochi» l’appello lanciato dal portavoce del gruppo politico di sinistra Simone Uguccioni, critico verso la politica pesarese che «negli ultimi anni ha spesso rivolto l’accusa di “campanilismo”, di “mancanza di responsabilità territoriale” e di assenza di “visione provinciale” a Fano e ai suoi amministratori perché fermi nel difendere i servizi pubblici della città».

La retorica del territorio unito
Quando oggi si scopre che «in barba alla retorica del territorio si è adoperata per la realizzazione di una grande opera infrastrutturale» ispirata «ad una scelta sbagliata e irrispettosa». Dello stesso tenore è la presa di posizione del Partito democratico, con il segretario comunale Della Dora e la capogruppo consiliare Giacomoni, che fanno un appello alla Regione perché faccia pressing sul Ministero delle infrastrutture perché la ferrovia venga arretrata non solo a Pesaro ma anche in corrispondenza dei comuni a Sud.

Si legge invece nome e cognome del sindaco di Pesaro Matteo Ricci nella lettera che gli recapita su Facebook Dino Zacchilli, ex assessore ed ex consulente del sindaco Seri, stupito che spacci «come un successo la sciagurata ipotesi di un bypass solo per Pesaro. Non si tratta di un marciapiede o di una ciclabile. Una ferrovia costruisce le città e determina lo sviluppo dei territori.

E sono scelte che si fanno ogni due secoli, non ad ogni mandato da sindaco» eccepisce Zacchilli, che ritiene Ricci «troppo intelligente per non capire la tragica cecità di una simile scelta. L’arretramento della ferrovia va fatto almeno fino all’interporto di Jesi».

Lo stupore si fa un po’ meno marcato ripensando ai precedenti («ci vuole un ospedale unico di alta specializzazione ma va bene solo se è a Pesaro. Ci vuole un’azienda servizi unica ma deve stare a Pesaro. La strada dei due mari? E’ la Fano-Grosseto, mica la Pesaro-Grosseto») che rimanderebbe ad una politica «autoreferenziale» e alla presunzione «di avere sempre l’idea giusta per tutto», indegna di «un leader vero» che si starebbe facendo beffe anche «del patto solenne di collaborazione tra Pesaro e Fano firmato nel 2017».

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