Ancona, lungomare Nord ancora al palo: il progetto è arenato da 4 anni

Lungomare Nord ancora al palo: il progetto arenato è da 4 anni
Lungomare Nord ancora al palo: il progetto arenato è da 4 anni
di Martina Marinangeli
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Sabato 30 Settembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:44

ANCONA Potrebbe entrare di diritto nella collana Storie di ordinaria burocrazia all’italiana, ma in questo caso siamo riusciti ad andare anche oltre gli standard già assurdi del Belpaese in termini di procedure e tempistiche per realizzare opere infrastrutturali strategiche. L’opera in questione è quella del lungomare Nord, nel comune di Ancona, che prevede la realizzazione di una scogliera di protezione della ferroviaria Adriatica, con interramento, rettifica dei binari e velocizzazione a 200 km/h della linea. C’è il progetto, ci sono i fondi, ma da oltre 4 anni si attende la Valutazione di impatto ambientale: un record anche per l’Italia.

 

 

L’inizio dell’incubo


Ma vediamo come è iniziata questa storia che, quanto ad assurdità, avrebbe fatto impallidire anche Samuel Beckett.

Tutto comincia nel lontano 2017 quando Ministero delle Infrastrutture, Rfi, Regione, Autorità di sistema portuale e Comune di Ancona siglano l’accordo di programma per l’opera da 52,8 milioni di euro che si innesta anche sul progetto dell’uscita a Nord dal porto di Ancona. Infrastruttura, dunque, che definire strategica è dire poco, non solo per il capoluogo ma per l’intera regione, in termini di viabilità. La filiera istituzionale ci crede: mette le risorse, i tecnici, elabora i progetti.

È il 6 maggio 2019 quando Rfi, in qualità di soggetto attuatore, inoltra l’istanza per l’avvio del procedimento di Via al Ministero dell’Ambiente, corredata una sfilza di documenti necessari per ottenere l’ok. Il 24 settembre successivo la procedura viene ufficialmente affidata alla commissione tecnica del Ministero che, per maggio 2020, ha completato all’80% l’istruttoria. Poi il fulmine a ciel sereno: il 22 maggio 2020 viene comunicata dal Ministero la decadenza della commissione e il 25 maggio 2020 si insedia quella nuova. Come in un sadico gioco dell’oca, si deve ricominciare tutto da capo. Il 22 ottobre 2021 Rfi ha anche mandato le integrazioni al progetto richieste dalla nuova commissione, ma l’opera resta in stallo e non si vede ancora la luce in fondo al tunnel.


L’evoluzione


 

Nel frattempo il mondo va avanti: nello specifico, il progetto dell’Ultimo miglio per l’uscita dal porto di Ancona, a cui il lungomare Nord si collegava. La scelta progettuale andata a gara prevede un percorso, lungo 2,5 km e a due corsie, che si innesterà sull’Adriatica allo svincolo di Torrette e sulla via Flaminia con una nuova rotatoria all’altezza dell’ex autosalone Bartoletti. Dal bypass della Palombella alla rotatoria, i mezzi in uscita dal porto percorreranno l’attuale Flaminia per circa 800 metri. Ma il Piano A che era stato studiato in prima battuta aveva una soluzione progettuale diversa: un tracciato di circa 3,3 km con i primi 800 metri coperti da una Flaminia bis, riservata solo al traffico portuale, realizzata proprio sull’interramento del lungomare Nord. E il fatto che la scelta non sia caduta su questo secondo scenario ha fatto saltare sulla sedia l’ex assessora al Porto di Ancona Ida Simonella, secondo cui così si rischiava di veder sparire il lungomare Nord definitivamente dai radar.+

Timori evidentemente condivisi anche dagli uffici comunali quando, analizzando il Documento di Programmazione Strategica di Sistema del porto, hanno visto che il lungomare Nord era presente tra gli obiettivi del documento ma sparito dalle mappe. Regione ed Authority si sono affrettate a dire che l’opera è ancora considerata prioritaria e strategica. «Si farà», rassicurava l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli. Bene, ma sulle tempistiche nessuno sa nulla. E questo non è mai un buon segno. 

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