Lungomare Nord alla prova del nove: martedì sarà all’esame del Ministero

Ieri la riunione tecnica convocata dall’assessore Baldelli: «Enti uniti, rimodulato l’Accordo di programma»

Lungomare Nord alla prova del nove: martedì sarà all’esame del Ministero
Lungomare Nord alla prova del nove: martedì sarà all’esame del Ministero
di Antonio Pio Guerra
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 07:11

ANCONA - Prosegue a passi felpati il cammino del Lungomare Nord. Ma prosegue, ed è questa la notizia più importante. «Eppur si muove!» avrebbe esclamato Galileo Galilei. L’ultimo sviluppo nel primo pomeriggio di ieri. Come annunciato durante la consegna dei lavori dell’Ultimo Miglio, l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli ha incontrato Rete Ferroviaria Italiana, Anas ed Autorità Portuale - i tre soggetti coinvolti nel progetto assieme alla Regione Marche. 


Il punto 


Un’occasione per fare il punto sugli 800 metri finali dell’Ultimo Miglio, il maxi-collegamento tra il porto di Ancona e la Statale 16. «È un invito al riallineamento di tutti gli enti coinvolti per raggiungere un obiettivo concreto: la realizzazione di un’opera fondamentale per il collegamento del Porto di Ancona con le principali arterie stradali a nord» ha spiegato Baldelli al termine della tavola rotonda.

La prossima data da segnare sul calendario è quella del 6 febbraio, quando il Ministero dell’Ambiente sarà chiamato a verificare i dettagli ambientali del progetto.


Il percorso 


«Abbiamo aggiornato le tempistiche stabilite in precedenza, per affrontare un’integrazione progettuale che ha richiesto un ulteriore impegno anche dal punto di vista economico. Per determinare tempi e costi più realistici, siamo stati promotori della rimodulazione dell’Accordo di programma originario» precisa l'assessore. Il progetto ha visto lievitare nel corso degli anni gli investimenti necessari alla sua realizzazione. Ai 2,7 milioni di euro previsti originariamente si sono aggiunti altri 700mila euro di fondi regionali. La parte del padrone la fanno i 51 milioni di euro messi da Rfi, maggiorati di quasi 12 milioni rispetto allo stanziamento iniziale. Gli ultimi 10 milioni, saranno messi a disposizione dell’Autorità portuale. Serviranno per creare una nuova scogliera con rettifica del tracciato ferroviario della linea Bologna-Lecce. Ma non solo: il progetto permetterebbe anche di chiudere il cerchio, collegando direttamente l’Ultimo Miglio al porto di Ancona con una lingua di asfalto di circa 800 metri, riservata al traffico commerciale, lasciando l’attuale Flaminia alla viabilità locale.

«Nella riunione ho riscontrato, da parte di tutti gli enti, una forte unità d’intenti ed una spinta propositiva affinché questa infrastruttura tanto attesa si realizzi» ha commentato Baldelli. Era il 2017 quando l’idea del Lungomare Nord prese forma con un protocollo tra Rfi, Ministero delle Infrastrutture, Comune di Ancona, Regione Marche ed Autorità portuale. Dal 2019 il progetto rimbalza sui tavoli del Ministero dell’Ambiente per la Via, la valutazione d’impatto ambientale. Tra Covid e cambiamenti geopolitici, praticamente un’era geologica fa. 
 

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