ANCONA - Socialmente pericoloso e con un'evidente sproporzione tra lo stile di vita e i guadagni dichiarati (praticamente sconosciuto al Fisco): confiscati dalla Procura della Repubblica di Ancona e dalla Direzione Investigativa Antimafia beni per un milione (tre case ed un'auto) ad un noto imprenditore residente nelle Marche.
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Ieri, il personale della Direzione Investigativa Antimafia, in esecuzione della delega conferita dall’Autorità Giudiziaria di Ancona ha proceduto alla registrazione presso le conservatorie immobiliari del provvedimento di confisca dei beni acquisiti illecitamente dall'uomo. L'indagine aveva consentito di far emergere oltre alla specifica “pericolosità sociale” dell'uomo e l’esistenza di una evidente “sproporzione” tra i redditi dichiarati (in quanto sostanzialmente trattasi di un soggetto sconosciuto al fisco) e l'elevato tenore di vita sostenuto in relazione al valore dei beni nella sua disponibilità, evidentemente frutto degli ingenti profitti illeciti. L’attività del personale della Dia fu attuata attraverso la verifica delle movimentazioni bancarie delle società dell’imprenditore, seguendo il noto principio del “follow the money”, poiché lo stesso era destinatario di sentenze definitive di condanna per rapina, furto, lesioni personali, omicidio preterintenzionale e stupefacenti.
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