L'assessore paga il conto Asur per il ricovero di un anziano: «Ma adesso apro un'indagine»

Recanati, l'assessore paga il conto Asur per il ricovero di un anziano: «ma adesso apro un'indagine»
Recanati, l'assessore paga il conto Asur per il ricovero di un anziano: «ma adesso apro un'indagine»
di Chiara Marinelli
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Mercoledì 30 Dicembre 2020, 08:56

RECANATI - Paga di tasca sua le spese per il ricovero di un ottantenne di Recanati, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini: «Si tratta di una vicenda, purtroppo, incredibile e di casi come questi ce ne sono tanti» ha detto.

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La vicenda ha inizio lo scorso gennaio quando un recanatese, pensionato, poco più che ottantenne, viene ricoverato all’ospedale.

La vicenda

«Sono stato contattato da questo signore.

Una cosa normale visto che ogni giorno ricevo telefonate da parte di cittadini che hanno problemi che cerco di risolvere – ha spiegato Saltamartini – E così scopro che questo signore, lo scorso 15 gennaio, era stato ricoverato all’ospedale di Recanati per dei problemi. Poi ha contratto il Covid-19 e la sua degenza si era prolungata. Questa estate ha ricevuto una lettera da parte dell’Asur che gli intimava di pagare le spese per il ricovero, 1.900 euro, con motivazioni apodittiche. Ho scoperto poi che questo signore si è dovuto rivolgere ad un avvocato, che ha scritto due lettere all’Asur senza ricevere risposta. E immagino che spesa possa essere per una persona che vive solo di pensione».

La sorpresa

Quel conto è stato per il pensionato una doccia fredda, tanto che per protesta, la scorsa estate, aveva anche appeso delle mutande fuori dalla sua abitazione con la scritta «ci sono rimaste solo queste». Ora, dopo la segnalazione arrivata direttamente dall’ottantenne recanatese, che prima lo ha contattato telefonicamente e poi gli ha scritto una lettere per spiegare la situazione, l’assessore alla sanità ha deciso prima di pagare di tasca propria il conto all’Asur e, poi, anche di avviare una serie di verifiche per fare luce sulla vicenda. 

I contatti

«Avrei anche potuto annullare gli atti – ha spiegato Saltamartini – ma voglio capire il perché si sia venuta a creare questa situazione. Non si possono mandare fatture in questo modo. Purtroppo di casi come questi ne sento tanti. Ho deciso di mettere a disposizione il mio numero di telefono per sentire direttamente i cittadini e lavorare per risolvere i loro problemi» .

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