Heather Parisi, no vax Covid tra i testimonial vip del Salesi: «Generosa, ma non condivido»

Heather Parisi, no vax Covid tra i testimonial vip del Salesi: «Generosa, ma non condivido»
Heather Parisi, no vax Covid tra i testimonial vip del Salesi: «Generosa, ma non condivido»
di Maria Cristina Benedetti
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Mercoledì 30 Dicembre 2020, 05:35

ANCONA - Indimenticabili i suoi volteggi che sfidavano il perimetro nazional-popolare delle nostre tivvù. Le cicale della mitica Heather Parisi allora echeggiavano in ogni dove. Era il suo momento. E lo è ancora, perché la bionda-platino, arrivata negli anni Settanta dalla California, resiste all’oblio. Notorietà va cercando, verrebbe da dire. No, questa volta non va di tacco, di punta e di sguardi ammiccanti, ma si spende in annunci. Sul vaccino anti-Covid. «Io e la mia famiglia non lo faremo». Heather no vax, e subito scatta il tam tam mediatico. 

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La mossa viene messa al bando dagli immunologi, primo tra tutti il pesarese Roberto Burioni accademico, divulgatore scientifico, ricercatore nel campo dello sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi.

Che twitta: «Heather Parisi dice no al vaccino e si prepara a subire attacchi? Più che essere attaccata, se non fa il vaccino e si ammala, si attacca. Al tram». Il gesto-contro dell’ex ballerina, oggi cittadina di Hong Kong, spiazza pure gli Ospedali Riuniti, impegnati in una corsa contro il tempo per iniziare da domani, meteo permettendo, la campagna contro la pandemia. Quattromila e trecento i vaccini in arrivo. 


Un paradosso, per Ancona, stretto nella sintesi d’una scritta bianca su campo azzurro: “Grazie Heather”, perché “ha scelto di sostenere la Fondazione Ospedale Salesi regalandoci un Natale ancora più bello”. La riconoscenza postata sul sito della Onlus, costola dell’ospedale regionale, è rimbalzata sulla pagina dei fan dell’ex ballerina: si deve all’operazione, che s’è conclusa mesi fa, per raccogliere fondi da destinare al reparto di pediatria del Salesi. Un gesto da testimonial, raccontato da una serie di videoclip, ora messo in crisi dal controcanto no vax. «Una dichiarazione che non condivido, una posizione che reputo inopportuna, ma che tuttavia non rinnega la generosità e la disponibilità dimostrata da Heather Parisi». Si muove su un filo sottile, con l’abilità di un equilibrista, Antonello Maraldo. «Approfitto del momento per tornare a invitare tutti gli operatori sanitari a vaccinarsi. Ribadisco: tutti». Il presidente della Fondazione, che è anche direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti, accorcia le distanze tra l’azione e la prevenzione: «Inizieremo l’ultimo giorno dell’anno». In anticipo sulle previsioni. 

Sempre in cerca dell’equilibrio, mette in chiaro. «Non discuto chi ha messo la propria immagine al servizio della nostra causa, ma la salute innanzitutto». Definisce “la nostra causa”, Maraldo. Ricorda il nuovo statuto, il rinnovato cda. Ripassa a memoria i numeri di un’istituzione no profit, che dal 2004 affianca il presidio ospedaliero di alta specializzazione “ Salesi”, il fatturato che si aggira tra i 230 e i 250mila euro annui, le donazioni con il 5 X mille, che messe insieme sfiorano i 70mila euro. Sottolinea l’inclusione della Fondazione nell’albo degli enti del terzo settore. Ma non si distrae: «Vaccinatevi».

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