Minacce di morte e maltrattamenti a Macerata, lei è irreperibile da 4 anni ma si presenta in Tribunale. E il caso viene riaperto

Maltrattamenti, irreperibile da 4 anni, si presenta in Tribunale e il caso viene riaperto
Maltrattamenti, irreperibile da 4 anni, si presenta in Tribunale e il caso viene riaperto
di Benedetta Lombo
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 12:34
MACERATA Irreperibile da più di quattro anni, il giorno prima dell’udienza si presenta in Tribunale per visionare il fascicolo che la riguarda e il procedimento a suo carico viene riavviato. È accaduto martedì scorso, quando una romena di 46 anni irreperibile dal 2019 si è presentata alla cancelleria penale del Tribunale di Macerata chiedendo di visionare un fascicolo a suo carico. Il direttore, appurato che fino a quel momento le ricerche della donna non erano andate a buon fine, le ha notificato tutti gli atti, dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari alla fissazione dell’udienza preliminare, riavviando di fatto il procedimento a carico della 46enne.  



Per pura coincidenza questo è avvenuto il giorno prima dell’udienza fissata davanti al Gup Giovanni Manzoni (il rinvio alla data di ieri era stato fissato prima dell’entrata in vigore della riforma Cartabia che ha stabilito, in caso di irreperibilità dell’imputato e quindi della mancata conoscenza della pendenza del processo da parte dell’imputato, che il giudice pronunci sentenza di non doversi procedere. Ora, dunque, se la persona ricercata non viene rintracciata entro la scadenza del doppio dei termini di prescrizione di ciascun reato contestato la sentenza di non doversi procedere non può più essere revocata).

Il rinvio


Ieri dunque, il Gup ha disposto un rinvio al prossimo 24 gennaio in cui sarà valutata la fondatezza dell’accusa.

La donna, difesa dall’avvocato Silvia Vigoni, è accusata di maltrattamenti e lesioni nei confronti della suocera. I fatti sarebbero avvenuti tra Monte San Giusto e Recanati dal 2017 fino a giugno 2018. In base a quanto ricostruito all’epoca dalla Procura la donna dopo aver cacciato il marito (italiano) se la sarebbe presa con la suocera che abitava nella stessa palazzina, umiliandola e minacciandola: «Ti spacco la faccia, ho degli amici romeni, ti farò vedere io», le avrebbe urlato in una circostanza. A maggio del 2018 la violenza era diventata fisica: la donna avrebbe aggredito la suocera prendendola a calci sulle gambe e colpendola alla testa, strappandole il cellulare dalle mani per impedirle di chiedere aiuto.

Minacce di morte e sputi


In altre circostanze le avrebbe sputato in volto, minacciandola di morte. Un giorno, davanti alle figlie piccole, avrebbe buttato un vaso dalla finestra. Per l’aggressione subita a maggio di cinque anni fa la suocera riportò lesioni e finì in ospedale dove i medici, dopo averla sottoposta alle cure del caso, l’avevano dimessa con una prognosi di 15 giorni. La vicenda, dunque, sarà vagliata dal giudice dell’udienza preliminare il prossimo 24 gennaio.

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