Lavori all’ex ospedale di Camerino: chiesto oltre un milione al Comune

Lavori all’ex ospedale di Camerino: chiesto oltre un milione al Comune
Lavori all’ex ospedale di Camerino: chiesto oltre un milione al Comune
di Monia Orazi
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Mercoledì 24 Gennaio 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 11:58

CAMERINO La ditta che ha eseguito i lavori all'ex ospedale di Camerino cita in giudizio il Comune chiedendo il pagamento di un milione e 130 mila euro di lavori. Si tratta del Consorzio stabile maceratese che è rappresentato dall'avvocato Giuseppe Maria Giammusso, che si è rivolto al Tribunale di Ancona, sezione specializzata in imprese, per vedersi riconosciuta una parte dell'importo dei lavori. La giunta guidata dal sindaco Roberto Lucarelli è rappresentata dall'avvocato Fabio Pierdominici.

I fatti

A suo tempo il Comune assunse l'iniziativa di far riparare l’immobile che appartiene all'Asur per destinarne una parte alla casa di riposo.

Venne fatta un’asta in cui era previsto il pagamento di gran parte del dovuto nelle forme ordinarie e di una parte (un milione e 130mila euro appunto) attraverso la cessione dall’Asur alla ditta di una porzione dell'immobile grezzo. Era ormai quasi completata la nuova sede della casa di riposo Casa Amica, che sarebbe appunto dovuta essere ospitata nell’ex ospedale in pieno centro storico, quando arrivò il terremoto del 2016 e il palazzo di proprietà dell’Asur è rimasto danneggiato dalle scosse, dunque è tutto rimandato al futuro intervento di riparazione dei danni su cui spetta alla Regione intervenire. L’intervento complessivo era stato finanziato con otto milioni e mezzo di euro provenienti dai fondi della ricostruzione pesante successiva al sisma del 1997, a cui si è aggiunto un milione di euro circa proveniente dalla permuta di un piano a favore delle aziende con in corso i lavori. Sarebbe diventato un polo della riabilitazione, perché oltre ad ospitare la casa di riposo di Camerino, avrebbe dato una nuova sede al Santo Stefano di Camerino ed alla farmacia comunale.

Il progetto

Un progetto a cui teneva molto l’ex sindaco Dario Conti, che tanto si era speso per ridare vita alla struttura e renderla la nuova casa dei nonnini di Camerino, che dopo il 1997 sono stati provvisoriamente ospitati in due appartamenti acquistati grazie a donazioni di solidarietà dei sindacati in località Le Mosse, dove tuttora si trovano. A dare loro una nuova struttura ci ha pensato la Cri, con una nuova struttura in fase di costruzione a Vallicelle. Tornando al contenzioso, quindi, si è creato il dubbio se l’immobile inagibile si può cedere o no. Il Comune ritiene che sia comunque cedibile, anche in virtù del fatto che ha diritto al contributo di ricostruzione ed è pronto a cederlo, ma essendo di proprietà dell'Asur, chiamerà in causa l’azienda sanitaria per cedere l'immobile o sborsare la somma sostituiva. Ipotesi - quest’ultima - richiesta dalla ditta.

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