Porto San Giorgio, transenne davanti a Pelacani. Protestano i titolari della gelateria: «Giorno sbagliato per i lavori. Dopo Pasquetta è mezza festa, perdiamo 3-4mila euro»

Lavori alle tubature davanti alla porta di Pelacani
Lavori alle tubature davanti alla porta di Pelacani
di Serena Murri
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:00

PORTO SAN GIORGIO Lavori alle tubature davanti alla porta della gelateria Pelacani. Ieri mattina, la sorpresa dei titolari che si sono trovati transenne e operai davanti all'ingresso: «Potevano avvertire». Si è trattato del giorno successivo a Pasquetta ma per una gelateria è un giorno di mezza festa. «Così non possiamo lavorare - spiegano i titolari -. Noi non abbiamo nulla contro l'amministrazione o la polizia municipale. Chi lavora ha tutte le autorizzazioni necessarie, questo lo sappiamo ma è mancata un po' di sensibilità. Oggi per noi è mezza festa, bastava concordare». 

Le cifre

Il weekend di Pasqua, relativamente alle presenze è andato bene, anche a giudicare dai camper che ancora giravano in città nella giornata di ieri. Le presenze sul territorio non sono mancate. E ieri mattina, la titolare Cristina Pelacani aveva già organizzato tutta la giornata di lavoro, personale compreso. Da calendario, quello di ieri era un giorno lavorativo, ma con le scuole chiuse e diversi turisti ancora in giro, per chi è del settore, una giornata come quella di ieri è quasi festiva. «Le scuole - rimarca Pelacani - sono ancora chiuse, sarebbe bastato avere un minimo di criterio. Ci sono ancora turisti in giro per l'ultimo gelato prima di ripartire. Non erano lavori da farsi in questi giorni. I clienti dell'albergo questa mattina (ieri, ndr) sono scesi e si sono ritrovati le transenne davanti all'ingresso della gelateria». Il cantiere, segnalato anche dai cartelli nelle vie limitrofe e motivato dai lavori alle tubature, arriva dopo 5 mesi invernali. «Potevano farlo prima - sottolinea ancora Pelacani -: quando eravamo chiusi, per evitare disagi.

Abbiamo riaperto il 9 marzo. Tutti si lamentano ma quando arrivano i turisti, gli facciamo trovare i cantieri aperti. Quando i turisti ci sono vanno trattati bene e bisogna dare il meglio di sé».

La fase

«Oggi ancora non sappiamo - continua - se possiamo aprire ma in queste condizioni è impossibile, tra il rumore e la polvere. In più, il passaggio al gazebo esterno è interdetto dalle transenne». La prospettiva è quella del cantiere aperto per tre giorni, visto e considerato che come previsto gli operai non possono lavorare di sabato e domenica. «Avrebbero potuto farlo la settimana prossima - continua - almeno il lunedì abbiamo il giorno di chiusura. Vicino alla settimana di Pasqua è il periodo più sbagliato. Così non sappiamo ne se apriremo né se fare il gelato. Mi ero anche organizzata con il personale. Fino a che non riaprono le scuole, sappiamo che si lavora». Il marito, Aldo Giacomozzi, rincara la dose: «In queste condizioni è impossibile aprire. Oggi (ieri, ndr) abbiamo perso 3 o 4mila euro di incasso. Era un intervento che andava concordato con gli operatori. Invece siamo chiusi dentro, con le transenne su tre lati. Bastava avere un po' di sensibilità. Non si può chiudere un'attività in questa maniera».

La zona

«Almeno, se riusciranno a finire in direzione est, potremo avere lo spazio libero - conclude - anche per raggiungere il gazebo. Non era il caso di blindarci in questo modo il giorno dopo Pasquetta. L'intervento andava pianificato con noi operatori. Capisco che loro devono lavorare, ma anche noi».

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