Area camper, mistero sulla gestione
ma gli chalet organizzano una cooperativa

Area camper, mistero sulla gestione ma gli chalet organizzano una cooperativa
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Giovedì 26 Febbraio 2015, 23:14 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 12:29
PORTO SANT'ELPIDIO - I balneari vogliono l'area camper ma non c'è un bando per la gestione. “I balneari vogliono l'area camper” aveva titolato il nostro giornale il 27 gennaio scorso. Il giorno prima alcuni balneari si erano incontrati in Confcommercio per parlare delle modifiche al piano spiaggia e di come gestire l'area camper (ex-Fim). La cosa lasciò un po’ di stucco perché faceva già presumere quanto meno una convergenza di idee con il Comune. Ma, silenzio.

L’area è quella che ogni estate fa discutere e che nella scorsa estate era stata invasa più volte dai Rom. La protezione civile gestiva l'area e più volte il sindaco Nazareno Franchellucci era dovuto intervenire per mettere pace tra Rom e camperisti. A questi ultimi piace quell'area vicina al mare e gli chalet traggono profitto dalla presenza dei camperisti.

Ma torniamo alla convenzione. La cosa è infatti proseguita. Ieri tra i balneari girava una comunicazione, del tipo: domani (oggi, ndr) alle ore 9 riunione tra i balneari interessati all'area per decidere “la formazione dell'associazione per eventuale gestione dell'area camper". La Confcommercio accenna pure all’ ultimo giorno utile per farsi avanti. Che vuol dire? Infatti a questo punto si sollevano molti interrogativi. Primo tra tutti: Il Comune ha già deciso di affidarla agli chalet? E perché? Con la crisi che corre viene da pensare che potrebbero essere tanti gli elpidiensi interessati al’opportunità ma ancora non ne sono al corrente.

Insomma, se mai ci sarà un bando la Confcommercio sembra partire avvantaggiata sfruttando un rapporto già consolidato (già incontri ci sono stati) con il Comune. Mentre sarebbe opportuno che l'amministrazione scoprisse le carte, per permettere a tutti gli elpidiensi "interessati" di giocarsi la partita ad armi pari. Oppure sotto c’è un grosso abbaglio, ma dal Comune ancora nessuno ha sentito la necessità di spiegare la cosa.
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