PORTO SANT’ELPIDIO - Giovani, disabili, rifugiati sono le categorie sulle quali si concentrano i Servizi Sociali. Se ne discute in consiglio comunale. Il Comune attiva un terzo centro di aggregazione giovanile, continua il percorso di servizi offerti alla disabilità nelle scuole e avvia tirocini e formazione per le persone che rientrano nel sistema di accoglienza integrazione ministeriale. Ciò sarà possibile grazie alle risorse della Regione Marche, dello Stato e dal Piano di ripresa e resilienza (Pnrr).
Le variazioni
Di queste novità informa l’assessore al bilancio e a servizi sociali Marco Traini, quando parla delle variazioni di bilancio in relazione al settore di sua competenza.
Altra variazione sul pluriennale riguarda il Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione ex-Sprar) 2023-24. «Prevediamo un’entrata di 700mila euro con trasferimenti che arrivano direttamente dal ministero» prosegue e riferisce che, con la guerra in Ucraina, il progetto si è ampliato: ora Porto Sant’Elpidio accoglie sette rifugiati ucraini passando dall’accoglienza di 37 persone a un totale di 44 ospiti. Porto Sant’Elpidio è capofila del Sai, collabora con Fermo, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano. Traini annuncia l’intenzione di attivare il tirocinio di formazione per questi rifugiati nelle aziende delle calzature: «Ho incontrato gli imprenditori del settore – dice – sono interessati ai tirocini e alla formazione di queste persone per un ingresso nel mondo del lavoro».
Le società partecipate
Nell’approvare il bilancio consolidato si parla delle sette società partecipate: Ato 4, Farmacie, Steat, Tennacola, Amat, Transfer e Fondazione Città e Cultura in liquidazione. Ci sono 91 milioni 500 mila di immobilizzazioni in totale, un attivo circolante di 4 milioni 300 mila euro, un attivo di 116 milioni in totale per un patrimonio netto di 58 milioni e un risultato di esercizio di 3 milioni 760mila euro. Le sette partecipate «hanno tutti bilanci positivi– spiega Traini – tranne la Fondazione Città e Cultura che è stata chiusa e non esiste più nemmeno sui registri della Regione. In merito alle altre, si contraddistinguono le due principali: darmacie comunali, che hanno sempre importanti utili, in linea con quelli degli anni passati, e Tennacola che, seppure con utili in diminuzione a causa dei recenti investimenti, ha i conti a posto».