ANCONA Da Roma arrivano segnali per nulla rassicuranti in merito ai finanziamenti per i progetti inseriti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Governo con gela 10 miliardi sui complessivi 32 che andrebbero a sostegno di opere cruciali per i Comuni. Solo ad Ancona sono cinque i grandi lavori di rigenerazione: Mercato delle Erbe (ieri al taglio del nastro del cantiere), Mole Vanvitelliana, Biblioteca Benincasa, Palaveneto e Pinacoteca. Più tutta la partita dell’edilizia scolastica. Se la mannaia si dovesse abbattere anche solo su uno di questi progetti, sarebbe un bel problema. Ma da Palazzo del Popolo arrivano rassicurazioni: «Ad oggi non ci è stato comunicato nulla di preoccupante, anzi - afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini -. Per i progetti che hanno rispettato tutti i target, e i nostri sono al sicuro, non c’è alcun pericolo. Quindi andiamo avanti».
Il taglio del nastro
Ieri è stato il giorno del Mercato delle Erbe.
La riqualificazione
Avviato il cantiere che interesserà il restyling della Biblioteca Benincasa per 4,7 milioni di euro. «L’impresa sta lavorando bene e sta procedendo senza problemi» tiene a specificare Tombolini. Così come alla Pinacoteca Podesti: «Si tratta di un piccolo intervento di circa 1 milione di euro - spiega l’assessore -, che riguarda la parte sommitale della struttura e alcuni allestimenti interni con la realizzazione di una sala tecnologica». Dunque sulla copertura economica delle opere, Tombolini è sereno: «Le risorse ci sono per tutti gli interventi - fa sapere -, ma arriveranno a consuntivo. Nel frattempo è previsto uno stato di avanzamento al 30% entro il 30 settembre di quest’anno.
La reazione a catena
Le prime somme verranno movimentate con quello step. Intanto il Comune fa affidamento alle risorse provenienti dalla cassa dell’ente». Per questo se dovesse esserci, poi, un intoppo da Roma, la reazione a catena sarebbe davvero disastrosa. «Ma in ogni caso il Governo stanzierebbe altri fondi statali per sopperire, eventualmente, alla ricollocazione dei fondi Pnrr - riprende Tombolini -, quindi non vediamo nubi all’orizzonte».