Scuole nelle Marche, solo l’11% in regola con i certificati di agibilità. Bene sui progetti del Pnrr

Scuole nelle Marche, solo l’11% in regola con i certificati di agibilità
Scuole nelle Marche, solo l’11% in regola con i certificati di agibilità
di Martina Marinangeli
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Lunedì 5 Febbraio 2024, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 06:54
ANCONA Bene, ma non benissimo. Stando alla fotografia scattata da Legamenbiente nel 23° rapporto Ecosistema Scuola, lo stato dei nostri istituti è in linea con i dati nazionali e in alcuni indicatori facciamo addirittura meglio delle altre regioni. Ma su certi aspetti c’è ancora tanto lavoro da fare. L’analisi dell’associazione parte dai dati sul Pnrr, che sull’edilizia scolastica ha puntato molte fiches: in questo segmento, le Marche si piazzano al 7° posto in Italia per lo stato di avanzamento dei progetti. Sui 253 progetti che cubano finanziamenti totali per 525.630.378 euro (e 1.340.362 euro come finanziamento medio) sono stati aggiudicati i lavori nel 53,2% dei casi, per 279.496.164 euro. 

Luci e ombre


Fin qui, i lati positivi. Veniamo a quelli dolenti: stando ai dati del 2022, solo l'11% dei nostri istituti ha certificazioni di agibilità (50% la media italiana) e il 43,2% delle scuole non possiede il certificato di prevenzione antincendio. Inoltre, palestre e impianti sportivi risultano presenti solo sul 39,8% degli edifici scolastici. Inoltre, appena il 30% delle strutture ha la certificazione energetica e la maggioranza delle scuole (l’88%) si colloca nella classe E/F. Va però sottolineato che il 50% delle amministrazioni ha garantito il servizio di trasporto scolastico gratuitamente e che Mensa scolastica e raccolta differenziata sono i servizi più presenti e gestiti con attenzione per prodotti, esigenze religiose e culturali e recuperano il cibo non somministrato donandolo alle organizzazioni no-profit.


La mappa


Scendiamo poi nel dettaglio dei territori: il 66% delle amministrazioni ha realizzato la verifica della vulnerabilità sismica in tutti gli edifici, e Ancona e Fermo lo hanno fatto su tutti i plessi scolastici.

Tutte le amministrazioni marchigiane hanno inoltre edificato nuove scuole negli ultimi cinque anni, ma solo l'11% sono state costruite con criteri di bioedilizia. Un dato comunque superiore all'1% della media nazionale. Pesaro è invece tra città che hanno beneficiato di maggiori fondi nazionali per l'edilizia scolastica, considerata la media a edificio. Un quadro al luci ed ombre insomma, che vede anche una differenza di velocità tra i vari territori.


L’assist del Piano


Gap che si conta di colmare con i finanziamenti del Pnrr e con i progetti da completare tassativamente entro giugno 2026. «Istituire una struttura di governance che faciliti l'accesso e la gestione dei fondi per l'edilizia scolastica e per scuole più sicure, innovative e inclusive è quanto serve per velocizzare la transizione ecologica delle scuole», il commento di Marcella Cuomo responsabile scuola e formazione Legambiente Marche. Un cambio di passo che proietti il sistema scolastico nel terzo millennio, per garantire alle nuove generazioni istituti sempre più green e hi-tech. Si spera.

 

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