Nuovo lungomare, impallinato il progetto: «A Porto San Giorgio serve un Consiglio aperto»

Nuovo lungomare, impallinato il progetto: «A Porto San Giorgio serve un Consiglio aperto»
Nuovo lungomare, impallinato il progetto: «A Porto San Giorgio serve un Consiglio aperto»
di Serena Murri
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Sabato 8 Aprile 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 12:34

PORTO SAN GIORGIO - La minoranza chiede un Consiglio aperto sul lungomare. Nel mirino la nuova versione del progetto alla luce dei cambiamenti legati al verde e ai passaggi in Regione.

Presenti all’incontro gli esponenti del Pd, Raffaele Rizza, Carlo Paci, Giacomo Clementi, Roberta Bonanno, Andrea Di Virgilio e Michele Amurri, insieme ai consiglieri di minoranza Catia Ciabattoni e Christian De Luna. Assente Nicola Loira per motivi familiari. Il «taglio delle tamerici - dice il segretario Amurri - non è un problema per le piante in sé, sono essenze arboree importanti e simboliche per la città: andarle a togliere per ricavare parcheggi o peggio, tornare a quello che era prima il lungomare, una strada a scorrimento veloce, è una concezione opposta al nostro pensiero. Con la precedente amministrazione abbiamo avviato una strada orientata alla mobilità dolce che non può cambiare. Togliere quelle piante non ha senso. Dopo gli ultimi passaggi in Regione, vorremmo avere chiarezza. Il lungomare nuovo rimarrà per anni in mano ai cittadini, serve un passaggio democratico con la città e con una parte politica che non può essere esclusa. Noi non andiamo dietro ai comitati».


L’impegno


«Quando parlammo del progetto di lungomare nella commissione da me presieduta - spiega Ciabattoni - la discussione in città era sulla prospettiva che potesse cambiare la percezione, la fruibilità, l’arredo urbano e la mobilità dolce che, negli anni, tutte le amministrazioni hanno rincorso.

Siamo riusciti a dare una risposta con la pista ciclabile, iniziando a lavorare anche al discorso del lungomare, anche se noi volevamo iniziare dal centro. Subentrati problemi di carattere tecnico, quest’amministrazione ha modificato un progetto di massima che avevamo fatto nostro, senza discuterne con nessuno. Quando ci è stato presentato, abbiamo preso atto che c’era la volontà di andare incontro alle richieste degli operatori della zona ma facendo modifiche importanti rispetto alla nostra filosofia di lungomare. Il Pd è contrario a quella impostazione. Nessuno vuole fare ostruzionismo ma devono partecipare tutti poiché il primo tratto è consequenziale a tutto quello che verrà dopo».


L’occasione


Come ricorda De Luna «è una grande occasione grazie ai 4 milioni ottenuti da chi li ha preceduti. Non si possono fare errori che si ripercuoteranno sui prossimi stralci. Noi con la mobilità dolce abbiamo sempre fatto passi in avanti, qui si rischia di farne 3 indietro. No alla concezione di fare parcheggi a 3 metri dall’ombrellone». La minoranza vorrebbe sapere quale sarà la visione complessiva di lungomare che ancora non è emersa. «Una progettazione - commenta Baldassarri - così strategica necessita di un’ampia discussione».

L’ex assessore ai Lavori pubblici Di Virgilio rimarca che «ancora non sappiamo quale visione abbiano del lungomare. Quando erano all’opposizione votarono contro i 4 milioni del Pnrr, oggi impiegano quei soldi per un lungomare che dicevano dovesse essere strada a scorrimento veloce. A oggi non sappiamo ancora che pensiero abbiano del lungomare».

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