Alessandro il primo vaccinato ha sette anni: «La scuola da casa non la voglio più fare, sono contento»

Alessandro il primo vaccinato ha sette anni: «La scuola da casa non la voglio più fare, sono contento»
Alessandro il primo vaccinato ha sette anni: «La scuola da casa non la voglio più fare, sono contento»
di Francesca Pasquali
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 07:05

FERMO  - Ha sette anni il primo bambino vaccinato nel Fermano. Si chiama Alessandro ed è di Porto San Giorgio. Accompagnato da mamma e papà, alle 16.30 di ieri, è entrato in una stanza del Dipartimento di prevenzione e ha ricevuto la prima dose. «Ho sentito solo un po’ di pizzicore, ma sono contentissimo, perché non voglio più fare scuola da casa», le sue prime parole appena uscito dall’ambulatorio. Alessandro è il terzo figlio della coppia sangiorgese a ricevere il siero. 


«Crediamo nel vaccino», dice la madre. Il papà lo coccola, mentre aspettano che passi il quarto d’ora per scongiurare effetti collaterali. Nel frattempo, arriva una dottoressa con il foglio del richiamo, tra ventuno giorni. Dieci i bambini vaccinati ieri in via Zeppilli. Tra loro anche Vittorio e Massimo di Altidona, di cinque e otto anni. Aspettano il loro turno sulle sedie, tablet in mano. Per tranquillizzarli, dopo il vaccino, i genitori gli hanno promesso un regalo. «L’avessero autorizzato prima, glielo avremmo già fatto», dice il papà che li accompagna. E racconta di altri genitori «favorevoli, ma che vogliono aspettare per vedere le reazioni».

Si nasconde dietro la sciarpona che porta al collo, Cassandra, sei anni di Lapedona. «Siamo sereni. Un po’ di timore c’è, ma come per tutte le altre vaccinazioni. Abbiamo parlato con il nostro pediatra e ce l’ha consigliata, perché il rischio è anche per i bimbi di questa età. Perciò preferiamo che sia protetta anche lei», dice il padre. «Ormai il vaccino è stato testato. Sono moltissime le dosi inoculate in tutto il mondo. Non è più un farmaco sperimentale, ma un vaccino come gli altri che vengono somministrati ai bambini», gli fa eco un altro papà. 


Le vaccinazione per la fascia d’età 5-11 anni, al Dipartimento di prevenzione, proseguiranno domani (mattina e pomeriggio) e il 28 dicembre (pomeriggio).

Cinquanta i bambini che saranno vaccinati domani, trenta il 28. Poi, riprenderanno l’11 gennaio al centro vaccinale di viale Trento, dove saranno allestiti due ambulatori con i pediatri di libera scelta. A ieri sera, i prenotati erano 187, su 10.037 bambini.


Seicento le vaccinazioni che la Don Dino Mancini è pronta a somministrate in un mese, se le prenotazioni ci saranno. «L’obiettivo è un’adesione alta, perché la circolazione virale è massima tra i non vaccinati e, se riusciamo a ridurre la platea dei non vaccinati, automaticamente si abbassa la circolazione virale», spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione, Giuseppe Ciarrocchi. Se s’è deciso di vaccinare pochi bambini nelle prime giornate, fa sapere, è «per la delicatezza delle vaccinazioni in questa fascia d’età e perché anche, per noi, il vaccino è nuovo». 
Le sedute
Se le prime sedute sono programmate in via Zeppilli, prosegue, è perché «qui, già si fanno le altre vaccinazioni in età pediatrica». Quanto alle reazione, «se ci saranno, saranno quelle tipiche delle altre vaccinazioni in età pediatrica: dolore al braccio e febbre». Con il Covid che avanza senza sosta (105 i nuovi casi di ieri nel Fermano), Ciarrocchi reitera l’appello a vaccinarsi. E qualche effetto si vede. «Con soddisfazione – dice –, stiamo registrando che anche chi non si è vaccinato sta pensando di fare la prima dose. Mentre la terza è in linea con la popolazione di riferimento e ci avviciniamo ai mille vaccini al giorno». Siero, ma anche distanziamento e mascherine, meglio se pure all’aperto, «visto che il vaccino da solo non riesce a contenere la diffusione dell’infezione e i mezzi di mitigazione sono molto utili in questa fase». Purtroppo i contagi sono in aumento in tutta la provincia. Il triste primato lo detiene Fermo con 228 positivi, seguito da Porto Sant’Elpidio e Montegranaro con 124.

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