MONTEGRANARO - Per non avere guai ingoia gli ovuli di eroina e dopo poche ore si sente male, si accascia in caserma mentre è interrogato dai carabinieri che lo accompagnano all’ospedale dove il personale medico e sanitario estrae la droga che avrebbe potuto ucciderlo.
Il pusher è un ventenne nigeriano, residente a Sassari ma domiciliato a Montegranaro.
Il posto di blocco
Lì è stato fermato dai militari della locale stazione venerdì sera. Ben noto alle divise per i suoi trascorsi in qualità di spacciatore, quando è stato avvistato, è stato subito fermato per controlli. Con tutta probabilità pochi istanti prima di quella fase concitata, quando anche lui aveva avvistato le divise, avrà deciso di ingoiare gli ovuli per i quali poteva fare una brutta fine. Il rischio di morire in questi casi è alto, come alta è la possibilità che l’ovulo ingerito perda l’impermeabilità all’interno del corpo. Di conseguenza, l’assorbimento massivo di eroina causa la morte per arresto cardiaco. Per sua fortuna il nigeriano era in caserma quando si è sentito male, è stato accompagnato subito al pronto soccorso del nosocomio fermano e poche ore dopo ha espulso i tre ovuli con all’interno due grammi e mezzo di eroina in tutto. Considerato che gli eroinomani arrivano ad assumere massimo 300 mg, quel quantitativo ingerito sarebbe stato fatale. I carabinieri potrebbero aver salvato la vita al ragazzo, che è stato denunciato alla procura di Fermo per detenzione di stupefacente finalizzato allo spaccio. A Porto Sant’Elpidio è stato invece denunciato alla Procura di Fermo un tunisino 24enne, spacciatore senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora.
La dinamica
Gli operatori della locale stazione lo hanno fermato durante i normali controlli alla circolazione stradale, il giovane è scappato per evitare l’identificazione ma nel giro di pochi minuti è stato riacciuffato e bloccato sul lungomare centro, in via Trieste.