PESARO - Droga, un affare di famiglia, nel vero senso della parola. Sono state infatte emessi ieri tre condanne davanti al Gup di Pesaro a carico di tre congiunti: si tratta di marito, moglie e cognato. L’arresto risale al febbraio scorso e l’operazione si inseriva nell’ambito di una delle tantissime operazioni contro lo spaccio di droga al Parco Miralfiore.
L’approvvigionamento
In questo contesto il personale della Squadra Mobile aveva concluso un’ulteriore, importante attività investigativa, che ha consentito di individuare e bloccare un canale di approvvigionamento, già utilizzato dagli stranieri già arrestati nell’ambito dei 19 fermi legati alla maxi operazione del Miralfiore di novembre 2022, nonchè dai soggetti che avevano tentato di riprendere il controllo dello spaccio all’interno del parco.
I contanti
Poi era stato trovato materiale per la preparazione delle dosi e 4mila euro in contanti. Al centro delle operazioni era finito anche il fratello dell’uomo, anch’egli regolare. Nella casa dove viveva, i poliziotti avevano rinvenuto, in uno spazio ricavato sotto un letto, circa 330 grammi di eroina, già confezionati in ovuli. Per questi motivi, i tre stranieri erano stati arrestati. Denunciato anche un quarto uomo, inquilino dell’appartamento dove è stata trovato il quantitativo di droga, difeso dal legale Giusppe Briganti. Quest’ultimo è stato assolto mentre gli marito, moglie e fratello sono stati condannati a 4 anni di reclusione. La donna è libera, il marito è ancora in carcere e il fratello è andato ai domiciliari.